da Milano
La produttività del lavoro italiano diminuisce. Anche se di un impercettibile 0,1%, tra il 2000 e il 2006 lindice ha mostrato per la prima volta dagli Anni 70 il segno meno. Rivelando peraltro di muoversi in modo assolutamente indipendente dalle retribuzioni, che invece negli ultimi sei anni sono aumentate. A fare i calcoli è il Centro Studi di Confindustria che mostra come a fronte di un aumento delle retribuzioni lorde reali dello 0,7%, negli ultimi sei anni la produttività è diminuita dello 0,1%. Fino a tutti gli anni 90, emerge dalle tabelle del Csc, retribuzioni e produttività si sono mosse su strade parallele. Allaumento delle une corrispondeva una crescita dellaltra. Negli Anni 70 le retribuzioni lorde reali, depurate cioè dallinflazione, sono cresciute del 4,1% e la produttività del 2,9%. Negli Anni 80, il cammino è stato identico: +1,8% per entrambi gli indicatori. Negli Anni 90 la produttività ha invece marciato a ritmo più spedito mettendo a segno un +1,5% contro il + 0,5% delle retribuzioni. È dal 2000 però che le strade hanno cominciato a divergere. Le retribuzioni sono aumentate, mentre la produttività è rimasta al palo. Dal lato dei salari, «si è dato più di quello che si poteva dare», spiega Luca Paolazzi, direttore del Centro studi, senza verificare se agli aumenti degli stipendi corrispondeva un incremento della produttività del lavoro.
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