Economia

La produzione industriale va a picco: auto -48%

Dati nerissimi a dicembre per l'industria italiana: rispetto al 2007 il calo è stato del 12,2%, il più ampio dal gennaio 1991. Il dato finale dell'anno scorso è di -4,3%. Particolarmente delicata la situazione del settore delle automobili che cede quasi il 50% 

La produzione industriale 
va a picco: auto -48%

Roma - La produzione dell’industria italiana a dicembre è crollata del 12,2% rispetto allo stesso mese del 2007 e del 2,5% su novembre 2008. Lo comunica l’Istat, precisando che l’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (dicembre ha avuto un giorno in più rispetto al dicembre 2007) ha registrato una diminuzione tendenziale del 14,3%, il calo più ampio da gennaio 1991. La produzione industriale nella media dell’intero 2008 ha registrato un calo del 4,3%.

Male l'auto Crolla la produzione di autoveicoli a dicembre. In base ai dati comunicati dall’Istat, si è registrato un calo del 48,9% rispetto a dicembre 2007 (dato grezzo), mentre il dato corretto per giorni lavorativi è stato di -47,7%. Nell’intero 2008 la produzione di autoveicoli è calata del 18,6% in termini grezzi e del 18,3% corretti.

Dicembre nero Quella di dicembre è la quarta forte caduta consecutiva mensile della produzione industriale. Nel quarto trimestre la produzione ha registrato una flessione del 7,5%, il calo trimestrale più ampio dall’inizio delle serie storiche, cioè nel 1990. A dicembre i giorni lavorativi sono stati 20, contro i 19 dello stesso mese 2007. L’indice della produzione industriale corretto per giorni lavorativi ha segnato a dicembre variazioni negative per tutti i raggruppamenti principali di industrie rispetto al dicembre dello scorso anno: per i beni intermedi il calo è stato del 20,4%, per i beni strumentali la flessione è stata del 18%, per l’energia del 9,8% e per i beni di consumo del 7,1% (di cui -13,2% per i beni durevoli e -5,5% per quelli non durevoli). Rispetto al precedente mese di novembre le diminuzioni sono state del 5,1% per i beni strumentali, del 3,3% per quelli intermedi, del 2,2% per quelli di consumo (-2,3% per i beni non durevoli e -1,9% per quelli durevoli). L’energia ha registrato invece una stabilizzazione (-0,2%), dopo mesi di "forte caduta", evidenziano i tecnici dell’Istat. A livello di settori di attività economica, l’indice della produzione industriale corretto per giorni lavorativi, ha segnato a dicembre le variazioni tendenziali negative più marcate nei settori dei mezzi di trasporto (-31,5%), della lavorazione di minerali non metalliferi (-25,3%), della gomma e materie plastiche (-25,2%) e della produzione di metallo e prodotti in metallo (-22,4%). Su base mensile, si registrano variazioni negative per tutti i settori ad eccezione delle industrie alimentari e delle bevande (stabili), delle altre industrie manifatturiere (+0,4%) e delle raffinerie di petrolio (+0,9%). I cali congiunturali più ampi riguardano la produzione di mezzi di trasporto (-6,7%) e la lavorazione di minerali non metalliferi (-6,6).

Un 2008 pessimo L’indice della produzione industriale ha registrato nel 2008 una diminuzione del 4,3% sia per l’indice grezzo, sia per quello corretto per giorni lavorativi: i giorni lavorativi sono stati infatti 253 come nel 2007. Dall’analisi per raggruppamenti principali di industrie emerge che nel 2008, rispetto all’anno precedente, le variazioni sono risultate negative per tutti i raggruppamenti: -5,9% per i beni intermedi, -5,2% per quelli strumentali, -2,7% per i beni di consumo (con -5% per i beni durevoli e -2,1% per quelli non durevoli) e -1,9% per l’energia.

A livello di settori di attività economica, nel 2008 rispetto al 2007, si è registrato un aumento solo nel settore dell’energia elettrica (+0,4%), mentre le diminuzioni più ampie hanno riguardato i comparti delle pelli e calzature (-10,2%), del legno e prodotti in legno (-9,8%) e dell’estrazione di minerali (-9,3%).

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