Un prof. in Comune, una donna in Provincia

(...) che rispettasse l’identikit tracciato a livello nazionale da Silvio Berlusconi, che ha puntato molto sulla scelta di un quarantenne espressione del mondo delle professioni. Gli azzurri sottoporranno il ticket Musso-Oliveri agli alleati della Casa delle Libertà mercoledì prossimo, nel corso di una riunione fra i segretari regionali e provinciali. I due candidati hanno già dato la propria disponibilità e mercoledì il via libera appare scontato, ma non mancheranno i mal di pancia. La parte genovese di An segnalerà forti perplessità su Musso che, in quanto collaboratore di diverse amministrazioni di centrosinistra, non rappresenterebbe il segnale forte di discontinuità e rottura che il centrodestra si era prefisso di lanciare alla città. Il tutto, però, in dissenso con il deputato e segretario regionale del partito Eugenio Minasso, che ha già dato il via libera a entrambi i nomi. Forza Italia dal canto suo controbatterà che il punto di forza è proprio questo: aver scelto non un candidato di bandiera, ma un esperto in questioni determinanti per Genova come i trasporti e la portualità al di là dei preconcetti. Se la lista Biasotti non porrà pregiudiziali, la Lega Nord chiederà un impegno da parte dei due candidati a sottoscrivere alcuni punti considerati determinanti come il no alla moschea. Posizione attendista manterrà anche l’Udc, che avrebbe preferito una maggiore concertazione nel percorso che ha portato alla scelta dei nomi.

Ieri i centristi non hanno espresso alcuna posizione, né avrebbero potuto. A rappresentarli alla riunione della CdL infatti c’era Umberto Calcagno, che però da una ventina di giorni è stato destituito dal suo ruolo di coordinatore genovese da Fabio Broglia il segretario provinciale.

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