Un «professore guerriero» guiderà i soldati americani

da Washington

È pronto a sfidare in ogni momento le giovani reclute in gare di resistenza fisica e neppure un proiettile che gli ha sfiorato il cuore è riuscito a fermarlo. Ma il generale David Petraeus, l’uomo a cui il presidente George W. Bush affiderà il compito di salvare l’avventura americana in Irak, non è solo un duro: oltre al diploma di West Point, esibisce un Ph. D. di Princeton in relazioni internazionali e la fama di studioso di storia.
Petraeus è uno dei personaggi più versatili del Pentagono. Il «professore guerriero», come lo chiamano ai vertici della Difesa americana, ha guidato operazioni di peacekeeping in Bosnia e lanciato la 101ma Brigata Aviotrasportata nel 2003 all’attacco nel nord dell’Irak, al momento dell’invasione. Dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, si è trasformato in una sorta di sindaco di Mosul, nel nord del paese, rimettendo in piedi la città e avviando una collaborazione con gli iracheni che gli è valsa molti riconoscimenti. Più controverso è il giudizio sul suo incarico successivo, quello di addestrare le nuove forze armate irachene: un compito che ha portato avanti fino al 2005, quando gli è stato assegnato il comando di Fort Leavenworth negli Stati Uniti. Da qui ora tornerà in Irak come nuovo comandante della forza multinazionale, al posto del generale George Casey, con il compito di attuare la nuova strategia che la Casa Bianca illustrerà la prossima settimana.
A 54 anni, Petraeus è noto per la sua fissazione con la forma fisica ed è leggendario tra le truppe americane per la capacità di battere chiunque nelle flessioni sulle braccia. Un aneddoto racconta meglio di altri il profilo del generale. Nel 1991 Petraeus fu colpito da un proiettile durante un’esercitazione e fu a un passo dalla morte. A salvarlo fu un intervento del chirurgo Bill Frist, in seguito diventato il leader dei repubblicani in Senato. Subito dopo l’operazione, però, Petraeus si intestardì nel pretendere di tornare a lavorare con la propria unità, contro il parere dei medici. Per convincere Frist e il suo staff, l’ufficiale si staccò dal braccio la flebo e fece cinquanta flessioni senza perdere un colpo. «Io non sono nella norma, sono pronto a lasciare questo posto», disse Petraeus. I medici lo dimisero subito.
Bravate a parte, però, il generale è noto per la capacità di dialogare e per le doti diplomatiche e di ragionamento sviluppate negli anni di studio e di confronto universitario a Princeton.

La sua tesi per il dottorato era dedicata all’impatto che il Vietnam ha avuto sulle forze armate americane e anche ai soldati della 101ª Divisione, alla vigilia dell’invasione del 2003, raccomandò pazienza e approccio metodico alla battaglia.

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