«Sono ancora molto agitata. Sto aspettando l'esito degli esami che mi hanno fatto»: a parlare ieri nel tardo pomeriggio dal pronto soccorso dell'ospedale di Rho è una professoressa che insegna all'Istituto comprensivo di Pero. La donna, nell'intento di proteggere i suoi alunni, è stata aggredita da uno sconosciuto. In pieno giorno e in pieno centro a Pero.
Tutto è successo ieri poco prima delle 15 all'uscita della metro di Pero, che si trova appunto nel centro della cittadina, davanti a decine di persone. La professoressa era insieme a un collega al rientro da una gita a Milano. I due docenti avevano accompagnato una classe terza media, con la metro Rossa, e nel primo pomeriggio stavano salutando i ragazzi che avevano il permesso di tornare a casa. «Alcuni di loro - racconta l'insegnante - erano già andati via, altri si stavano congedando. In particolare era rimasto con noi un gruppetto di giovani studentesse». A un certo punto è comparso un giovane sui 30 anni, che correva e si agitava, sembrava un folle.
Con lui c'era una ragazza anche lei molto giovane, incinta. Lui, visibilmente alterato, le urlava contro: «Vieni con me, dobbiamo andare al consultorio! Devi assolutamente abortire!». Lei non diceva una parola. L'uomo l'ha afferrata per i capelli e l'ha sbattuta a terra e poi le ha dato un calcio. «Io e il mio collega - continua la prof - abbiamo cercato di fare scudo alle nostre ragazze, erano molto spaventate. Poi di aiutare la giovane donna presa di mira, io ero terrorizzata per lei. Ho detto all'uomo: Calmati. Cosa succede? Lui mi ha risposto di farmi gli affari miei e all'improvviso, senza che potessi reagire, mi ha aggredito. Mi ha scaraventato a terra e ho battuto la testa e un braccio».
L'esagitato si è quindi infilato nella metro, seguito dalla compagna. Il professore e un altro passante gli sono andati dietro, per evitare che scappasse. Hanno avvertito l'operatrice Atm, perché bloccasse i tornelli. L'uomo intervenuto ha cercato di bloccare il 30enne e ha preso in mano il telefonino per chiamare i carabinieri. Ma il violento gli ha strappato il cellulare, l'ha gettato lontano e infine l'ha colpito in volto con un pugno, spaccandogli il labbro. Anche il secondo aggredito è finito in pronto soccorso.
Alla fine il 30enne e la sua fidanzata sono usciti dalla metro e si sono allontanati, le forze dell'ordine li stanno cercando. La prof picchiata ha capito che dietro a quell'episodio c'è molto probabilmente una storia di maltrattamenti e ha tentato ancora una volta di soccorrere la giovane donna, invano. «L'ho chiamata per nome e le ho detto: Fermati, non andare con lui».
È intervenuto il 118, dopo pochi minuti anche la security di Atm. La professoressa è stata visitata e poi dimessa con contusioni, dolori e una prognosi di sette giorni. Sporgerà denuncia. Alcuni passanti hanno ripreso la scena con il telefonino.
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