Il progetto Guerra alle doppie prenotazioni. «Così abbattiamo le liste di attesa»

È guerra aperta alle doppie prenotazioni nelle liste d’attesa. Obiettivo: rendere più efficiente lo smaltimento di visite ed esami e ridurre i tempi d’attesa dei pazienti.
«Stiamo studiando un modo per evitare che le doppie prenotazioni intasino le liste e allunghino le attese - annuncia l’assessore lombardo alla Sanità Luciano Bresciani -. L’idea è di usare la piattaforma tecnologica della carta regionale dei servizi per evitare che il sistema registri due prenotazioni per lo stesso esame, riconducibili a un unico paziente». Il progetto è in cantiere, i tecnici del Pirellone stanno già lavorando per metterlo a punto. La tecnologia non mente e grazie al sistema informatico a cui si sta convertendo la sanità lombarda si potrà anche mettere fine ai doppi appuntamenti. Chi ha già una visita prenotata in una struttura non potrà telefonare anche in un altro ospedale. Guardando il suo profilo grazie alla tessera sanitaria sarà possibile bloccare al volo la seconda prenotazione. Eliminare le doppie prenotazioni «è l’unico modo per evitare che nei calendari di esami e visite di ciascuna struttura sanitaria si creino degli spazi vuoti che non possiamo utilizzare». Capita spesso che un paziente prenoti in due diverse strutture per riuscire a fare la visita o il controllo il prima possibile. In alcune liste d’attesa i doppioni arrivano fino al 30 per cento delle prenotazioni. Ma sono dati fittizi, nel senso che uno dei due posti in fila in realtà è libero.
Anche l’Asl di Milano è al lavoro per snellire le sue liste d’attesa. «Ci stiamo coordinando con gli erogatori per migliorare i dati nelle aree in cui abbiamo riscontrato le performance meno soddisfacenti» spiega il direttore generale. Il risultato è «una sperimentazione in corso, che prevede di potenziare l’offerta allungando gli orari di apertura degli ambulatori o aumentando gli operatori, nei settori più critici». La sperimentazione interessa per esempio la diagnostica per immagini, le visite neurologiche e quelle oculistiche, dove si registrano i tempi più critici.

«La Regione ha destinato all’Asl di Milano per questi obiettivi 5 milioni di euro su un totale di 45 milioni stanziati per l’abbattimento delle liste d’attesa. Entro fine mese si procederà con la valutazione dei risultati ottenuti. In caso le misure si rivelino efficaci, le manterremo per tutto l’anno» assicurano all’Asl.

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