Il programma di Pisapia? Indulto ai terroristi soldi per i rom e droghe

Chi è Giuliano Pisapia? Il profilo politico del candidato del centrosinistra oggi è messo in ombra da problemi e programmi amministrativi di stretta attualità. Ma sulla sicurezza, sui diritti, sui temi della salute, dell’immigrazione e dell’integrazione, quali scelte farà? Lo si può capire dalla sua storia. Per esempio da alcune proposte di legge presentate alla Camera dei deputati da Pisapia come primo firmatario. L’8 luglio 2002 è stata presentata la proposta «Disposizioni in materia di legalizzazione dell'eutanasia». Prevede che «nel caso di malattia terminale o di malattia gravemente invalidante, irreversibile, e con prognosi infausta», i maggiorenni «hanno il diritto di scegliere le modalità della propria morte e di chiedere l’assistenza di un medico per porre termine alla propria esistenza». Altra proposta politicamente qualificante è la «Concessione di indulto per le pene relative a reati commessi con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale». A metà fra i diritti civili in senso stretto e il tema delle carceri c’è la proposta di introdurre una visita mensile di tre ore in carcere delle persone con cui i detenuti hanno «un legame affettivo». Non manca il tentativo di legalizzare la canapa indiana e il progetto di legge per il riconoscimento dell’elettorato attivo e passivo nelle consultazioni amministrative agli stranieri residenti da almeno 5 anni in Italia.


Infine, fra le proposte co-firmate - primi firmatari il leader dell’Arcigay Franco Grillini e l’ex ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio - il matrimonio fra persone dello stesso sesso e la disciplina del naturismo, con previsione di strutture ad hoc in aree demaniali.

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