Il progresso della scienza trionferà sul disfattismo dei catastrofisti
2 Agosto 2005 - 00:00I futurologi di professione, finora, per fortuna dellumanità, sempre smentiti dai fatti, prevedono catastrofi cosmiche generate dalluomo: le chiamano crisi o emergenze drammatiche.
Crisi idrica, crisi energetica, crisi da inquinamento, crisi da sovrappopolazione. Siamo già, secondo alcuni, in troppi sulla Terra e, se migliorerà il tenore di vita e diminuirà la mortalità infantile, il mondo sarà inquinato in modo spaventoso. Verrà a mancare lacqua e la poca restante sarà inutilizzabile, pericolosa: lo dimostrerebbero le piogge acide, il riscaldamento dei mari. Naturalmente la causa di tanti mali sarebbe il regime civile del «perfido» Occidente.
Laumento della temperatura è antropogenico? Così, lo sono le variazioni meteo-climatiche? Quello che certamente tende ad aumentare, per il continuo aumento della richiesta, è il costo dellenergia. Energia significa lavoro, progresso, benessere.
Ho dedicato oltre quarantanni allo studio della Geografia economica e mi sono convinto che, nonostante i gravi problemi connessi, la soluzione sia da ricercarsi nel nucleare per la dissalazione delle acque marine e per la produzione di energia elettrica a basso costo, così da consentirne luso per la cottura dei cibi e per il riscaldamento, con riduzione al minimo, o, addirittura, con il divieto di fiamme libere. Luso degli idrocarburi sarebbe limitato ai mezzi di trasporto stradali, aerei, fluvio-marittimi leggeri. Si avrebbe un miglioramento nel rendimento dei motori e uno stimolo alla ricerca di accumulo e conservazione dellenergia elettrica in quantità industriali.
Non siamo al capolinea; il futuro è provvidenzialmente aperto.
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