«Nessuno silluda: daremo battaglia in commissione parlamentare contro questa irritualità assurda che ha portato allindicazione di Luigi Merlo come presidente dellAuthority genovese». Il senatore di An Giorgio Bornacin, responsabile nazionale del partito per i problemi della portualità, boccia la procedura adottata nella circostanza dalle istituzioni locali e dal governo, e ribadisce la propria convinzione sulla formazione di una terna diversa. «Visto il clima che si è creato - spiega Bornacin - sarebbe stato meglio superare quella costituita da Merlo, Margini e Costa, procedendo a nuove consultazioni. Quello che è accaduto sfiora il ridicolo, se non fosse drammatico per le sorti dello scalo». Gli strali del senatore di Alleanza nazionale sono diretti soprattutto contro il sindaco Marta Vincenzi: «Ma che cosa pretende? Forse non sa che la legge 84/94 in materia portuale non attribuisce al sindaco poteri eccezionali... A proposito: in sede di revisione della normativa io stesso chiederò garanzie e poteri precisi in materia di candidature, per evitare che in futuro vengano designati personaggi non allaltezza dei compiti assegnati». La conclusione di Bornacin è lapidaria: «Finora non si è agito per linteresse del porto, quanto piuttosto della politica.
Genova aveva le persone, in campo politico o imprenditoriale, che sarebbero state capaci di fare ottimamente il presidente del porto. E invece siamo passati dal veneziano Costa allo spezzino Merlo. Ennesima conferma dellincapacità di governare e decidere della sinistra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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