Pronta la task force di Palazzo Chigi

da Roma

Uno degli ultimi atti del governo Prodi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’8 maggio, è stato l’incarico assegnato al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro di procedere «all'attivazione di un sito di discarica in località Chiaiano del Comune di Napoli». Ma immediatamente dopo la firma del decreto del 30 aprile in quella zona sono iniziate le proteste. È questa la situazione che si trova ad affrontare il governo Berlusconi nel primo consiglio dei ministri di mercoledì che si svolgerà proprio a Napoli e che dovrà affrontare, tra gli altri punti, l’emergenza immondizia nel capoluogo campano.
A quanto si apprende, il primo impegno sarà quello di istituire una cabina di regia a palazzo Chigi per l’allarme rifiuti alle dirette dipendenze del premier Silvio Berlusconi, ma la cui gestione verrà affidata a un sottosegretario. Questa task force servirà anche per uscire dalla struttura commissariale che di fatto in quattordici anni ha portato soltanto insuccessi. È dal 1994 infatti che la gestione dell’emergenza in Campania è stata gestita da un Commissario, un ufficio bocciato dall’ultima relazione del 20 dicembre della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti con «sentenza» bipartisan.
La relazione parla di «inefficienze strutturali dell’apparato commissariale» che «si sono rivelate, lungo questi anni, di entità tale da pregiudicarne in modo irreversibile operatività ed efficacia». «Irreversibilità», «danno», «inutilità», sono alcune delle parole utilizzate dal dossier della commissione per indicare la necessità dell’abbattimento della costosa struttura del «commissario» (gestita per quattro anni, fino al 2004, dal presidente della Regione Antonio Bassolino): un ufficio, si legge, «che ha finito sovente con il dirottare parti consistenti delle risorse per la propria auto-sussistenza». A De Gennaro è spettato a gennaio il compito difficilissimo di sanare questa emergenza, il suo mandato scadrà a maggio, ma la strada del governo è quella del superamento della gestione commissariale. La struttura di palazzo Chigi servirà proprio a coordinare il passaggio dalla gestione del commissario a quella ordinaria.
Sembra essersi creato un nuovo il clima di collaborazione tra governo e istituzioni locali, e dunque con il governatore Bassolino e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, essendo tutti consapevoli del fatto che «non si può più sbagliare»: per l’Italia, come dice il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, i rifiuti della Campania sono «la prima emergenza ambientale».


L’emergenza rifiuti non è stata inserita tra i punti all’ordine del giorno (sicurezza e diminuzione del carico fiscale) del consiglio dei ministri, spiega il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, perché «sarebbe stato banalizzante fare un Cdm a Napoli solo perché si doveva parlare di rifiuti. Si è scelto il capoluogo campano invece come luogo simbolico perché con questa riunione inizia un percorso di attenzione verso il Mezzogiorno».

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