da Milano
Oggi sia il provvedimento sulla riforma della legge elettorale che la ex Cirielli arrivano in Senato: lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che devono mettere a punto il calendario dei lavori. Il cammino della legge sul proporzionale, tuttavia, comincerà lunedì prossimo e andrà avanti fino al 7 dicembre: giorno in cui si attende il via libera definitivo. Per quanto riguarda la ex Cirielli, legge sulla recidiva e sulla prescrizione, invece è prevista una vera e propria full immersion per martedì prossimo. La sinistra, naturalmente, grida allo scandalo. La maggioranza, invece, difende le due riforme. Il capogruppo azzurro in Senato, Renato Schifani, spiega: «In commissione Affari costituzionali lostruzionimso dellUnione ha bloccato i lavori e quindi ci siamo fatti carico di chiedere che sia lAula ad affrontare largomento per fare in modo che il testo venga licenziato entro tempi tali da consentire ai cittadini di conoscere meglio le nuove modalità di voto».
Questa calendarizzazione ha mandato su tutte le furie Gavino Angius (Ds) che in Senato ha attaccato frontalmente il presidente della Camera Pierferdinando Casini. Il presidente del Senato Marcello Pera lo ha bloccato: «Il presidente Casini è presidente della Camera, Le sarei grato se non lo evocasse, non è giusto». E Angius: «È tornato nel gruppo dellUdc, non è più il presidente di tutti, per me non è più presidente della Camera». E ancora, questa volta fuori dallAula: «Casini non è la Madonna...».
Tornando alla legge, anche Follini (Udc) prevede unapprovazione senza sorprese. Poi ha aggiunto: «Il bipolarismo è affidato alla coscienza politica degli elettori più che alla legge elettorale.
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