«Alcuni clochard non accetteranno mai le regole di un dormitorio. Hanno bisogno di uno spazio aperto per rifugiarsi. E una cascina sarebbe un luogo adatto». La proposta arriva direttamente da Padre Clemente Moriggi, responsabile della Fondazione Fratelli di San Francesco che da anni aiuta i senzatetto. «Se li metti in una casa, non ci stanno. In una cascina invece, potrebbero portare i loro cani, le coppie possono continuare a dormire insieme. E da lì si comincia un cammino di integrazione». Ci sono più di 400 volontari disposti ad accettare questa sfida, assicura il religioso che vuole presentare il progetto agli assessori Moioli e Verga. «Prima di parlare di sicurezza e legalità, bisogna mettere dei gradini intermedi. La cascina è un modo per strapparli alla strada». La conduzione delle nuove sistemazioni sarebbe affidata ai volontari e ad uno staff di professionisti. «I clochard sono anime libere. Si fermano una settimana nei dormitori e poi tornano la strada, la amano.
La cascina è un tentativo di intraprendere uno stile nuovo e un modo di accettarli per quello che sono».
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