La proposta La Chiesa: un progetto anticrisi per le coppie

Un progetto pastorale anticrisi, per le coppie in difficoltà. «La comunità cristiana dovrebbe elaborare compiutamente un progetto pastorale che aiuti a prevenire le crisi, o tutt’al più, a coglierle in tempo per fare sì che esse abbiano una risoluzione positiva». Parole di Ina Siviglia, docente di antropologia teologica alla Facoltà teologica di Palermo, all’incontro «Luci di speranza per la famiglia ferita, persone separate e divorziati risposati nella comunità cristiana», organizzato dall’Ufficio nazionale della pastorale della famiglia della Cei a Salsomaggiore.
«Dopo una crisi devastante - ha detto Siviglia - la capacità di discernere, di ritrovare l’orientamento e di ridisegnare la propria vita è frutto della libertà dell’uomo, illuminata, corroborata e sospinta dall’azione della grazia». E «vivere il cambiamento come sfida, considerare la difficoltà o l’ostacolo come superabile, fare appello alla creatività e alla propria capacità di reinventare l’esistenza costituiscono i presupposti per non farsi distruggere dal dolore, per risalire la china».

Secondo Siviglia, per questi fedeli feriti occorrono «operatori pastorali preparati, competenti e sapienti». Ed è «urgente che le Chiese locali, dopo un discernimento accurato della situazione sul territorio, predispongano delle equipe, appositamente costituite e preparate per fronteggiare al meglio il problema».

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