da Genova
Dal pancione aiuterà mamma e papà a trovare casa. Lembrione, anzi il bimbo concepito, dovrà essere considerato come un membro della famiglia a tutti gli effetti, anche per quanto riguarda la compilazione delle graduatorie per le case popolari, liscrizione agli asili nido dei «fratellini», il riconoscimento degli assegni a favore dei genitori in difficoltà. È la novità contenuta in una proposta di legge regionale presentata contemporaneamente in tutta Italia dai consiglieri dellUdeur. «Ma è anche la ripresa di quanto previsto da un disegno di legge quadro che contemporaneamente lUdeur ha presentato a livello nazionale - precisa Roberta Gasco, la più giovane consigliere regionale dItalia, eletta in Liguria -. Tanti parlano di famiglia e di aiuto alle famiglie, questa vuole essere una risposta concreta». Una stilettata anche alla sua stessa maggioranza, in Liguria sempre spaccata quando si parla di queste cose, tanto che ieri ha deciso di disattendere un voto espresso dal consiglio regionale, vietando al gonfalone della Regione di partecipare sabato al Family day.
Ma, oltre al nascituro già considerato un bimbo, la proposta di legge dellUdeur prevede anche aiuti forti alle famiglie «fondate sul matrimonio» e quelle «monoparentali». Cioè alle famiglie tradizionali, alle ragazze madri e al limite anche a chi cura figli e nonni senza poter più contare, per motivi diversi, sul coniuge. Non ai conviventi, in pratica.
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