Le Prossime mosse di UGF

Le Prossime mosse di UGF

Proseguire il miglioramento tecnico e svilupparsi per linee interne. Dopo l’acquisizione di Arca, Ugf (Unipol gruppo finanziario) punta a una crescita organica con una particolare attenzione ai conti, che mostrano un netto miglioramento dopo il rosso accusato nel 2009. Carlo Cimbri guida il gruppo bolognese (quarto nel mercato italiano), dove ha percorso l’intera esperienza manageriale e di cui ha preso il timone ad aprile, dopo l’uscita di Carlo Salvatori: è direttore generale e amministratore delegato della holding e detiene quest’ultima carica anche in Ugf assicurazioni, la principale controllata, frutto della fusione fra Unipol e Aurora. In quest’intervista Cimbri spiega quali sono gli obiettivi strategici del gruppo, a partire dal piano industriale 2010-2012.

Domanda. Quali sono le principali linee strategiche del piano industriale?

Risposta. Il gruppo ha attraversato, negli ultimi anni, una fase di profonda riorganizzazione e riflessione strategica cui è seguita una defocalizzazione del core business assicurativo che ha prodotto risultati poco brillanti. Fare chiarezza su identità delle aziende, mission e obiettivi di tutte le componenti, è stato fra i principali ingredienti che hanno portato alla definizione del piano industriale approvato nel maggio scorso. Un lavoro collegiale, che ha visto il coinvolgimento di centinaia di colleghi e si fonda su un presupposto scontato, ma che era opportuno rinfrescare: le aziende possono fare tante cose, ma innanzitutto devono portare utili, pertanto redditività in tutti i settori in cui il gruppo è attivo, da perseguirsi definendo un’attenzione prioritaria al mercato di riferimento, enfatizzando l’efficienza operativa, salvaguardando una forte solidità patrimoniale e operando sempre nel rispetto della sostenibilità.

D. Qual è il vostro mercato di riferimento?

R. Il mondo del lavoro: artigiani, commercianti, agricoltori, cooperative, piccoli e medi imprenditori, che costituiscono l’asse portante del sistema economico italiano.

D. Sul piano dell’efficienza operativa?

R. Sarà ulteriormente semplificata l’organizzazione del gruppo e innovato il supporto It in alcuni settori, per aumentare la qualità dei servizi e contenere i costi di funzionamento: l’obiettivo è di stabilizzare sugli attuali livelli l’expense ratio.

D. Per quanto riguarda invece la solidità patrimoniale?

R. È uno dei focus strategici, che a luglio dell’anno scorso ci ha spinto a effettuare un aumento di capitale per 500 milioni di euro, compresi 100 derivanti da esercizio di warrant: è stato interamente sottoscritto dal mercato, pur in un momento di tensione dei listini. Un sano rapporto tra patrimonio e volume d’affari è necessario per sostenere con successo le sfide che stiamo affrontando nello sviluppo del business. Una forte attenzione al contenimento dei rischi operativi e una prudente gestione degli investimenti sono inoltre i presupposti per il mantenimento di una solida posizione patrimoniale.

D. L’andamento del gruppo è in linea con gli obiettivi del piano triennale 2010-2012?

R. Complessivamente sì, con velocità diverse. In alcuni settori abbiamo registrato segnali positivi, a volte superiori rispetto alle aspettative, a conferma delle politiche industriali adottate. In altri, anche a causa del difficile contesto economico che stiamo vivendo, in questa prima fase del piano i miglioramenti sono stati più contenuti.

D. Alla luce dei primi dieci mesi, conferma la previsione di un utile di esercizio?

R. Ci attendiamo un risultato consolidato di fine anno di segno positivo che, nonostante quest’ulteriore periodo di grave turbolenza nei mercati finanziari  europei, si profila in linea con il programma triennale del gruppo.

D. Cosa può dire a proposito della distribuzione del dividendo?

R. Oggi l’obiettivo è tornare a produrre utili. Sulla loro destinazione, il consiglio di amministrazione discuterà a marzo, dopo aver valutato i conti di tutto il 2010 e la situazione economico-patrimoniale a quella data.

D. Qual è la struttura del gruppo dopo l’acquisto di Arca?

R. Nel settore assicurativo operano Ugf assicurazioni, Linear e Unisalute. Per Ugf assicurazioni, che distribuisce prevalentemente attraverso una rete di circa 2.000 agenzie per lo più monomandatarie, i pilastri sono: sviluppo dei prodotti, selezione del portafoglio, rigido controllo del costo dei sinistri e di quelli accessori, e infine riorganizzazione della rete agenziale con riequilibrio della copertura territoriale. Unisalute, specializzata in assicurazioni malattia, procederà con lo sviluppo delle polizze collettive e dell’offerta on line. Linear, specializzata nei rami auto attraverso il canale internet e telefonico, potenzierà i canali a copertura del mercato di massa con logiche di prezzo e specializzazione del servizio.

D. Nella bancassicurazione?

R. Nel corso del 2011 definiremo il trasferimento al gruppo francese Bnp-Paribas della nostra partecipazione in Bnl vita. Arca costituirà per il gruppo l’unica piattaforma in questo canale, nei settori vita (Arca vita) e danni (Arca assicurazioni), dove è rispettivamente al quindicesimo e al quarto posto fra le compagnie di bancassicurazione. Arca distribuisce i suoi prodotti tramite più di 2.200 filiali bancarie, di cui circa 1.600 dei gruppi Banca popolare dell’Emilia Romagna e Banca popolare di Sondrio, i nostri partner principali.

D. Malgrado l’apporto di Arca, nei primi nove mesi del 2010 il gruppo ha registrato una raccolta in calo…

R. Nei danni è frutto di una scelta, quella di privilegiare la qualità del portafoglio rispetto ai volumi. Il gruppo Ugf ha lavorato intensamente per eliminare le polizze con un rapporto insoddisfacente fra sinistri e premi e riequilibrare la sostenibilità economica delle tariffe auto e di numerosi altri prodotti. Nel vita, invece, il calo è stato determinato dalla prevista riduzione della produzione di Bnl vita, ormai in scadenza di contratto, e dalla maggior selettività conseguente alla revisione del listino prodotti effettuata per qualificare la raccolta delle reti agenziali, sotto il profilo dei margini economici e di rischio; nel 2010, peraltro, esse si sono concentrate soprattutto nel comparto danni.

D. Qual è stato l’andamento tecnico?

R. La riorganizzazione del portafoglio e le nuove politiche tariffarie hanno determinato una decisa inversione di tendenza dei sinistri denunciati. Nella Rc auto, in particolare, nei primi nove mesi del 2010 si è registrata una flessione del 12% nelle denunce pervenute, in ulteriore calo rispetto a quanto registrato al semestre.

D. Quali sono le azioni intraprese per contenere i costi dei sinistri?

R. Più presenza sul territorio, maggiore efficienza nella liquidazione centralizzata, controllo delle reti di fiduciari. La relazione con il cliente, anche nella fase della liquidazione, deve essere al centro della nostra attività: per questo abbiamo rafforzato le strutture sul territorio e stiamo affinando i processi di gestione centralizzata, per velocizzarli e renderli più efficaci. Con il coinvolgimento degli agenti e con un maggior contributo del call centre intendiamo qualificare un servizio che è essenziale per il corretto sviluppo del ruolo di assicuratori. Per migliorare la qualità della nostra liquidazione abbiamo inoltre implementato un sistema che, in base a un numero significativo di parametri legati al sinistro e di analisi statistiche sul nostro database, fornisce indicazioni sui valori più adeguati e omogenei per la liquidazione stessa. Questo sistema ci consente inoltre un’ulteriore attività che stiamo sperimentando.

D. A quale attività fa riferimento?

R. Intendiamo fornire ai clienti che hanno subito lesioni l’accesso al network di cliniche e strutture sanitarie convenzionate con Unisalute. Un altro tema su cui stiamo lavorando è quello della prevenzione delle frodi, anche in collaborazione con Isvap e Ania che sono ovviamente anch’esse interessate alla repressione di questo fenomeno: stiamo sviluppando sistemi di analisi statistica del sinistro che, insieme all’esperienza dei nostri liquidatori, possano individuare i sinistri a rischio frodi e canalizzarli verso colleghi specializzati nella loro gestione. La nuova banca dati sinistri dell’Isvap (partita il primo gennaio scorso, ndr) potrebbe agevolare queste analisi non solo sul nostro portafoglio ma sull’intero sistema, rendendole quindi ancora più efficaci.

D. Quali sono i risultati della nuova polizza a consumo Km Sicuri, lanciata nei mesi scorsi?

R. Km Sicuri contiene molte novità, e non solo la tariffa a consumo. L’offerta della tariffa A Kilometro sta registrando un buon successo: circa il 14% delle nuove polizze vendute negli ultimi quattro mesi prevede questa formula.

D. Nei rami danni quali sono i nuovi prodotti in cantiere?

R. Ugf assicurazioni sta realizzando una progressiva convergenza dell’offerta delle reti di vendita: negli ultimi mesi abbiamo lanciato i prodotti comuni Km Sicuri, 100% impresa, per le piccole e medie aziende, e la polizza infortuni e malattia +Sereni. Proseguiremo in quest’attività coniugando l’innovazione di prodotto con l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale che dovrà sempre più caratterizzare il nostro posizionamento di mercato.

D. Quali sono i programmi nel vita e nella previdenza integrativa?

R. L’ultimo semestre 2010 ha visto Ugf assicurazioni impegnata nel lancio del nuovo listino vita, che prevede soluzioni studiate per soddisfare esigenze di risparmio, investimento, protezione, previdenza e liquidità, in sinergia con Ugf banca, anche attraverso il Conto corrente assicurativo. Per quanto riguarda i prodotti dedicati all’integrazione pensionistica, a novembre è partito l’evento di sensibilizzazione Il mese della previdenza: le agenzie Unipol e Aurora offrono ai clienti un check up previdenziale personalizzato e illustrano le soluzioni Ugf  assicurazioni: Unipol futuro presente e Integrazione pensionistica Aurora. Il 2011 ci vedrà impegnati, da un lato, ad arricchire il listino con nuovi prodotti, per esempio unit linked e long term care, dall’altro a promuovere nuove iniziative che mirano a sensibilizzare i nostri clienti su specifiche tematiche, come risparmio e tutela della famiglia e dei bambini. Proprio ai più piccoli, infatti, Ugf assicurazioni ha dedicato un prodotto ad hoc, denominato Ugf futuro.

D. Quali sono i programmi per il canale agenziale?

R. Il piano triennale evidenzia la centralità del canale agenziale nella distribuzione assicurativa. La maggiore efficienza complessiva della compagnia è il presupposto necessario per mettere in condizione la rete di aumentare la propria capacità di vendita e di servizio: tutto ciò, ovviamente, dev’essere accompagnato dall’impegno degli agenti nel perseguire obiettivi di redditività per la compagnia, e non esclusivamente di volumi di raccolta. Agenzie più forti, più equilibrate nel portafoglio e con una sempre più strutturata organizzazione commerciale sono gli obiettivi che dobbiamo perseguire.

D. Dopo l’acquisto di Arca siete alla ricerca di nuove opportunità nella bancassicurazione?

R. Arca è un’eccellente società per lo sviluppo e la gestione di prodotti assicurativi dedicati al canale bancario: non intendiamo guardare altrove, ma siamo disponibili ad accogliere operatori bancari interessati a proporre alla loro clientela prodotti e servizi di qualità, e che soprattutto condividano i valori comuni del gruppo Ugf e delle banche azioniste di Arca.

D. Quali sono i programmi per Ugf banca? Il mercato scommette su una futura vendita…

R. Ugf banca è una risorsa importante, è  necessario che si orienti in primo luogo verso i mercati di riferimento del gruppo: se lo farà, gestendo parallelamente il riposizionamento delle filiali sui territori ove è maggiore la presenza del gruppo, potrà trovare quegli sviluppi e quelle soddisfazioni che fino a oggi sono parzialmente mancati.

D. Cosa risponde alle voci ricorrenti sul presunto interesse per Ugf da parte di alcuni gruppi esteri?

R. Mi fa piacere che ci possa essere interesse nei confronti di Ugf. Detto questo, l’interesse dei nostri azionisti, e in particolare di quelli cooperativi di controllo, è rivolto a supportare il percorso condiviso con il piano industriale, come testimonia il convinto sostegno all’operazione di aumento di capitale realizzata lo scorso luglio.

D. Vede opportunità per nuove acquisizioni?

R. Siamo soddisfatti della configurazione attuale del gruppo dopo l’acquisizione di Arca, su cui stiamo invece lavorando per perfezionare il processo d’integrazione operativa e gestionale.

D. Quali sono i suoi obiettivi strategici per i prossimi mesi?

R. Abbiamo un piano industriale da realizzare nel corso del triennio, importante, complesso, ambizioso ma raggiungibile: tutti i nostri sforzi sono concentrati a raggiungere gli obiettivi annunciati agli azionisti.

class="ASGrassettoRockwell-11ptxarticoli">D. Come vede le prospettive del settore assicurativo?

R. I dati disponibili relativi al 2010 confermano la caratteristica di un mercato a due velocità. Mentre il comparto danni presenta una sostanziale stagnazione e quello auto necessiterebbe di riforme strutturali per favorire l’equilibrio, la nuova produzione di polizze vita individuali mostra una crescita ancora sostenuta, anche se in rallentamento negli ultimi mesi. La strutturale sottoassicurazione che contraddistingue il nostro Paese soffre anche del contesto di stagnazione economica. Nel segmento imprese gli effetti della contrazione produttiva comportano una riduzione dei capitali assicurati, e quindi dei relativi premi, mentre in quello delle famiglie la prudenza nell’affrontare nuove spese riduce la disponibilità alla sottoscrizione di prodotti assicurativi. Si prospetta una maggiore selettività nelle scelte della clientela e nelle dinamiche del mercato: un mercato più competitivo, che premierà gli operatori che dimostreranno maggiore qualità nei prodotti e servizi offerti. 

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