Prostituzione, presa la banda delle squillo extralusso

Tre romeni di 28, 31 e 35 anni, finiti in manette con l’accusa di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Gestivano un ristrettissimo, ma molto esclusivo giro di escort di altissimo livello

Tre romeni di 28, 31 e 35 anni, finiti in manette con l’accusa di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Gestivano un ristrettissimo, ma molto esclusivo giro di escort di altissimo livello, avvenenti e disponibili a prostituirsi sia in appartamento che in albergo. E pronte a seguire alla lettera i «consigli» dei loro sfruttatori: «Mettetevi in abiti succinti e adescate i clienti anche andando a fare jogging».
Gli investigatori della squadra mobile indagavano su di loro dal giugno scorso, cioè da quando i colleghi di Oradea, la città romena al confine con l’Ungheria, li avevano sollecitati a controllare tre loro connazionali che investivano in patria, comprando palazzi e complessi residenziali, i consistenti guadagni ricavati dalle loro attività italiane, qualunque esse fossero.
Dalle intercettazioni telefoniche la polizia italiana ha scoperto così che i tre coordinavano un giro di cinque prostitute extralusso, tutte loro connazionali e tutte 20enni. Ragazze in grado diguadagnare fino a 6mila euro alla settimana ciascuna. Le giovani, ritratte in fotografia, venivano «pubblicizzate» tramite i siti internet di escort (su tutti arcaton.com), ma non disdegnavano, su consiglio degli stessi sfruttatori, di mostrarsi disponibili anche ai passanti, mentre correvano al parco per tenersi in forma. Naturalmente le ragazze non si concedevano per due soldi. Proponevano, infatti, prestazioni a un prezzo mai inferiore ai 300 euro, in appartamenti più che dignitosi e affittati dalle stesse giovani in zona Porta Venezia, tra via Nino Bixio, via Felice Casati e via Morgagni. Le giovani non rifiutavano però anche appuntamenti in albergo o direttamente nell’abitazione del cliente di turno.
I loro tre sfruttatori monitoravano con severità tutti i movimenti delle cinque ragazze. E anche se ci tenevano che fossero sempre all’altezza delle aspettative e che si curassero molto, si prendevano quasi tutti i loro guadagni lasciandole con il minimo indispensabile per vivere in città.
Le cinque donne e i tre arrestati sono stati tenuti sotto controllo a lungo, finché il 31 gennaio scorso il gip, Enrico Manzi, su richiesta del pm Francesca Celle, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Floris P.

, 35 anni, era stato raggiunto il 2 febbraio nel suo appartamento divia Tadino, a pochi passi dalle abitazioni delle giovani. Dumitru P., 31anni, e George B., 28, entrambi incensurati, erano scappati qualche giorno dopo in Romania, dove sono stati bloccati lunedì.

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