La protesta delle imprese fornitrici in crisi

Ieri 200 persone hanno protestato davanti alla sede della Pisana chiedendo «di far fronte al pagamento dei crediti scaduti che ormai hanno superato quota 450 milioni». Con loro c’era Vittorio Della Valle, presidente dell’associazione dei fornitori ospedalieri Asfo Lazio: «Ci siamo dati appuntamento qui dopo che le numerose lettere di diffida inviate alle Asl in cui si richiedevano i pagamenti delle forniture effettuate dal mese di gennaio non hanno ricevuto risposta». Durante la protesta le forze dell’ordine hanno presidiato piazza Oderico da Pordenone, mentre via Giovanni Genocchi è stata bloccata al traffico. «Fino a oggi - ha aggiunto Della Valle - abbiamo cercato in tutti i modi di trovare una soluzione assieme alla Regione ma non c’è stato nulla da fare. Intanto il problema si è fatto sempre più urgente. Al momento attuale la stragrande maggioranza delle nostre aziende versa in condizioni finanziarie disastrose, tanto da non essere più in grado di assicurare gli stipendi ai dipendenti né tantomeno i pagamenti ai propri fornitori. Se non ci sta a sentire nessuno allora a partire da domani saremo costretti a bloccare parzialmente le forniture alle strutture ospedaliere». Fortunatamente però qualcuno disposto ad ascoltare le motivazioni dei protestanti alla fine si è fatto vivo.
In seguito a un incontro tra il presidente di Asfo Lazio e alcuni rappresentanti della Regione, tra cui il presidente Piero Marrazzo, le cose si sono messe meglio.

A darne conferma è stato lo stesso Vittorio Della Valle: «Il presidente della Regione Piero Marrazzo mi ha comunicato la decisione di convocare entro i prossimi tre giorni un tavolo di confronto per cercare di trovare al più presto una soluzione condivisa. La situazione del resto è critica e necessita senza ombra di dubbio di un intervento immediato». Altrimenti a farne le spese saranno i pazienti.

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