Cronaca locale

La protesta per i nidi: "Stangata e 3.800 in lista"

Noi Moderati contesta il sindaco in piazza Scala. Colucci: "Solo un progetto per avere fondi Pnrr"

La protesta per i nidi: "Stangata e 3.800 in lista"

Noi Moderati (ma non troppo). Una delegazione del partito di Maurizio Lupi, capeggiata dal deputato e coordinatore regionale Alessandro Colucci, ha protestato ieri con un flash mob davanti a Palazzo Marino e con urla e striscioni dentro l'aula del consiglio per chiedere al Comune di dare «asili nido ai bambini». «Abbiamo raccolto il grido di dolore delle giovani coppie che si sentono escluse dalla città» attacca Colucci. Parla dei «3.800 bambini rimasti esclusi dai nidi perchè mancano strutture e personale», della chiusura di otto asili solo nel 2022, e Milano è stato l'unico Comune insieme a Catania delle 12 città metropolitane italiane ad aumentare le rette dell'8,1%. «È così che si promuove la natalità? Sul calo demografico si lanciano tanti allarmi. Ma lì ci si ferma, anche quando ci sono le risorse disponibili» sostiene Noi Popolari, che dopo il passaggio di Matteo Forte nel gruppo di Fratelli d'Italia è rimasto fuori dal consiglio comunale ma è solo questione di tempo. Forte è stato eletto in Regione e dovrebbe dimettersi entro la pausa estiva, a quel punto entrerà la prima dei non eletti, Mariangela Padalino di Milano Popolare. Colucci affonda: «Milano non è più una città accogliente per i giovani che sono costretti addirittura a licenziarsi per poter tenere i bambini. Il governo di centrosinistra governa da 11 anni e a sua difesa non fa che ripetere che non ci sono risorse. Ma non ha più alibi. Spieghi perchè ha presentato un solo progetto da 5 milioni di euro per un nuovo nido, il Pnrr metteva a disposizione 3,1 miliardi per nuove scuole nel Paese. Ci sono Comuni anche di sinistra che hanno investito su questa voce, Roma ha presentato 28 progetti per 40 milioni, Bologna 6 progetti per 28 milioni. La sinistra non fa politica per le famiglie». O meglio, scende in piazza e si batte (solo) per quelle arcobaleno. Colucci ha avuto un acceso scambio fuori da Palazzo Marino con la Pd Natascia Tosoni e dentro l'aula con la presidente Elena Buscemi.

Risulta un finanziamento per il nuovo polo dell'infanzia in via Reni 1, altri tre progetti per un totale di 40 milioni riguardano scuole elementari o superiori. Anche il consigliere di Fratelli d'Italia Marco Bestetti vuole andare a fondo, ha depositato nei giorni scorsi un 'interrogazione al sindaco sul tema dell'utilizzo dei fondi del Pnrr per la realizzazione di nuovi asili nido visto che «risulta di importanza strategica realizzare nuovi posti nido» e «i fondi del Pnnr ammontano a circa 4,6 miliardi di euro. É fondamentale rispettare i termini per ottenere i finanziamenti a disposizione». Chiede conto quindi di «quali siano i progetti effettivamente ammessi dal Ministero» e «se siano già state completate le procedure di gara e di aggiudicazione dei lavori o se comunque verranno completate entro la scadenza attualmente fissata al 31 dicembre». Ma ribadisce come ha protestato ieri in piazza Scala che «se davvero il Comune ha presentato solo un progetto per realizzare nuovi posti nido è una cosa assurda».

Restando in tema, la consigliera della Lega Deborah Giovanati ha protestato sempre ieri per il taglio della merenda di metà mattina ai bimbi delle materne. «Mi chiedo se al Forum del Cibo, manifestazione sicuramente di rilievo per la nostra città, la giunta avrà il coraggio di raccontare che nelle Scuole dell'Infanzia Comunali non riesce a dare la merenda a metà mattina ai bimbi 3 ai 6 anni, per ragioni organizzative e economiche».

La merenda di metà mattina «non è solo uno sfizio, ma è legata a chiare indicazioni ministeriali e dell'Oms per garantire un buono stato di salute dei più piccoli».

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