Con la fine del mese è arrivato puntuale il freddo e purtroppo altrettanto puntuale, il primo clochard morto per stenti. Si tratta di un cittadino indiano che era stato notato da qualche giorno attorno agli uffici della provincia in via Vivaio. Dove ieri mattina alle 9.30 è stato trovato, steso su una panchina senza vita. È il primo morto della stagione e altri ne seguiranno nonostante gli interventi del Comune di diverse associazioni che ogni notte cercano di portare cibo e coperte ai senza tetto.
Lultima vittima era proveniva dallIndia, aveva 43 anni e ufficialmente risiedeva a Bologna. Anche se, come hanno riferito i carabinieri, da tempo aveva trovato rifugio per la notte sulle panchine davanti allingresso della Provincia. Ieri mattina luomo non accennava ad alzarsi dal suo «giaciglio» e qualcuno ha provato a scuoterlo, senza ottenre alcuna reazione. È stato chiamato il 118 e dopo qualche minuto è arrivata unambulanza, ma il medico non ha potuto fare altro che constarne il decesso. Ucciso dagli stenti e dalla prima gelata. Altri ne seguiranno, come insegna la triste cronaca quotidiana, ogni anno muoiono in media una decina di senza clochard sulle diverse centinaia in giro per le strade. Secondo uno studio effettuato dai ricercatrici dellUniversità Bocconi, Michela Braga e Lucia Corno, allinizio del 2008 i senzatetto erano infatti circa 4mila: 408 in strada, 1.152 nei dormitori e circa 2.300 nelle baraccopoli. Numero in costante aumento per colpa della crisi economica.
Dolore e cordoglio sono stati espressi sia dal presidente della Provincia Guido Podestà che dallassessore comunale alle Politiche sociali Piefrancesco Majorino. «Questa morte - ha detto Podestà - dimostra che dobbiamo lavorare tutti insieme, Comune, Provincia, Regione e associazioni, per dare una risposta a tutti coloro che chiedono unicamente una vita dignitosa. Purtroppo, allemergenza freddo va aggiunta anche lemergenza povertà».
Provincia, Clochard ucciso dal freddo Podestà: «Cè unemergenza povertà»
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