La Provincia di Roma contro Firenze: vietato abbassare le tasse

«Vietato abbassare le tasse», firmato: la Provincia di Roma. Talmente convinta, l’amministrazione guidata da Nicola Zingaretti (nella foto), da «denunciare» chi non segue l’assioma e osa abbattere le imposte, come la Provincia di Firenze. La guerra tra le due giunte, entrambe Pd, è scoppiata a proposito della Imposta di trascrizione sulle immatricolazioni e i passaggi di proprietà dei veicoli (l’Ipt), che Firenze ha deciso di ridurre del 30 per cento. La Provincia di Roma ha fatto ricorso al Tar del Lazio, ma ieri il massimo grado della giustizia amministrativa ha respinto la sospensiva, con grande soddisfazione del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi: «Questa - si è sfogato - è la situazione stravagante del nostro Paese in cui chi annuncia di abbassare le tasse vince le elezioni, mentre chi le abbassa davvero finisce davanti ad un tribunale. È folle che una provincia possa permettersi di mandare in giudizio un’altra amministrazione perché abbassa il prelievo fiscale». Tanto più, verrebbe da pensare, che il taglio deciso dal capoluogo toscano potrebbe essere preso a modello. I soldi persi dall’ente saranno infatti compensati da risparmi sulle auto in uso alla Provincia e dalla digitalizzazione delle procedure burocratiche «anche secondo le direttive nazionali». Quello che l’amministrazione fiorentina non spiega è che quella del Tar è solo l’ultima puntata di una guerra che non è né politica (anche se il presidente fiorentino è rutelliano mentre quello romano è veltroniano) né sui principi di politica fiscale.

La posta in ballo è quella del ricco mercato dell’autonoleggio. Con un’imposta così bassa molti gestori hanno deciso di spostare le loro flotte dalla capitale a Firenze. E Roma, che non ha tagliato le tasse, ha perso soldi. Virtù della concorrenza tra enti locali.

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