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La Provincia smaschera i furbetti della bicicletta

Altro che auto blu, viaggi pagati e sprechi della casta, questa volta sono professionisti e dipendenti pubblici protagonisti di sprechi e nefandezze. Anche quest’anno in occasione del Salone del Mobile, quando la città va in tilt per il traffico ed è impossibile trovare un taxi, la Provincia ha messo a disposizione una ventina di biciclette per la zona Tortona. Un servizio ecologico e gratuito che sfrutta il parco bici in dotazione dei Palazzo Isimbardi. L’ultimo giorno una giornalista, G.G, si reca in via Corsico, prende in prestito una bicicletta blu verso le 18, torna alle 20 a piedi. Gliel’hanno rubata, che sfortuna. I responsabili dell’associazione che collabora all’iniziativa la invitano a sporgere denuncia. La signora G. va da carabinieri e torna con la denuncia. Fin qui niente di male, succede spesso in città.
Ma le bugie hanno le gambe corte...Qualche giorno fa un rappresentante della società passeggiando sui Navigli inciampa in una due ruote blu, che tanto somiglia a quelle del Salone. Non ci sono più gli adesivi con il logo istituzionale. Nessun problema. Un post it, giallo brillante con le iniziali della «signora» (le virgolette sono d’obbligo) è un indizio vistoso. La bici era legata proprio avanti a casa della collega, in una delle zone più «in». Palazzo Isimbardi ha denunciato la cronista con le gambe corte, ma velocissime.
Le disavventure della Provincia a due ruote non sono finite: ci sono altre 100 cicli blu con tanto di logo istituzionale che scorazzano liberamente per la città. E impunemente. Si tratta della flotta che il precedente presidente Filippo Penati aveva comprato e messo a disposizione dei dipendenti per gli spostamenti casa - lavoro. Con tanto di assicurazione in caso di incidente. I dipendenti ringraziano, prendono le bici e cosa fanno? Le tengono da conto, le usano solo nelle grandi occasioni, per il tempo libero, lo shopping, il cinema, mai per andare al lavoro. L’assessore alla Mobilità Giovanni de Nicola, stufo di pagare migliaia di euro di assicurazione - il comodato è scaduto - ha mandato una raccomandata urgente per chiedere la restituzione dei mezzi. «Me l’hanno rubata», «Ho cambiato lavoro, la provincia venga a prendersi la bici» le solerti risposte. Ma non era la gente comune a indignarsi per i privilegi dei politici? «Basta sprechi, basta furbi e profittatori - tuona de Nicola -. Parteciperemo al finanziamento del Ministero dell’Ambiente, che mette a disposizione 100.

000 euro per la realizzazione di opere ciclabili. Costruiremo una ciclofficina a Chiaravalle in una struttura per detenuti ed ex detenuti, mentre le bici verranno usate per la creazione di una stazione del bike sharing».

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