Giovanni de Nicola, lei è assessore ai Trasporti della Provincia invece che aumentare il biglietto del 20% dal 1 agosto non sarebbe stato meglio tagliare qualche spesa di troppo, forse non proprio necessaria?
«No, non avremmo mai recuperato 7 milioni di euro tagliando spese modeste e irrinunciabili. Un esempio per tutti? Il costo della spalatura della neve, non mi sembra esattamente uno spreco. Non solo, la Provincia tra le sue competenze non ha solo la realizzazione di strade e scuole, ma anche altro. E poi non si tratta di 7 milioni di euro di buco ma di mancati trasferimenti regionali per il trasporto pubblico».
Il sindaco di Cinisello, Daniela Gasparini sostiene che «laumento senza un miglioramento del servizio è solo un problema e scoraggia luso del trasporto pubblico». Cosa risponde?
«Dice il falso, in questi anni abbiamo migliorato il servizio. Intanto abbiamo rinnovato il parco mezzi: su 900 pullman 350 sono nuovi, a basso impatto ambientale, climatizzati, e attrezzati per il trasporto di diversamente abili. Abbiamo modificato la natura dei contratti con le azinde di trasporto: contratti di servizio e non più rapporti di concessione, regolati da norme del 1937».
Cosa implica?
«Le prestazioni della aziende di trasporto sono vincolate da una serie di indicatori. Pagano una penale se non rispettano tutti i punti del contratto».
In cosa è migliorato il servizio?
«Nella puntualità, che è molto migliorata, abbiamo anche obbligato i vettori a fornire informazioni il più complete possibile. Le aziende stanno installando lungo il percorso pensiline elettroniche che forniscono le indicazioni sui tempi di attesa ed eventuali ritardi in tempo reale. Impossibile poi garantire la puntualità di un mezzo legato al traffico pendolare. Nel sito della Provincia sono pubblicate tutte le informazioni sul trasporto pubblico».
Veniamo agli aumenti, alcuni considerano molto oneroso il ritocco del 20%.
«Abbiamo aumentato solo del 20%, direi, lo stretto necessario a coprire il mancato trasferimento di fondi dalla Regione. Volendo fra cassa si sarebbe potuto aumentare del 50%. Non solo, la legge consentiva di ritoccare le tariffe dal 1 febbraio, noi abbiamo resistito fino ad agosto. Così abbiamo previsto, caso assolutamente unico, la possibilità dellabbonamento studenti anche nei mesi estivi.
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