«Vogliamo le targhe alterne, subito». Ultimatum delle mamme anti-smog, mentre i livelli di Pm10 si mantengono sopra la soglia di attenzione. Ingiunzione di una soluzione che la Provincia definisce al ribasso: «Il mal daria che incombe sul territorio della Provincia è molto serio» e curarlo con «provvedimenti come le targhe alterne, be è come usare laspirina per la febbre».
Virgolettato di Bruna Brembilla che pur riconoscendo il ruolo delle mamme anti-smog, «sono passate dalla protesta alla proposta», non può che dissentire sulla risposta che lassociazione dà per combattere linquinamento. «Le targhe alterne non sono un provvedimento risolutivo ma comunque necessario come quando si ha la febbre molto alta e si usa un antipiretico, poi cè la malattia da curare» annota lassessore allAmbiente di Palazzo Isimbardi. Come dire: non si risolve così la causa, bisogna piuttosto adottare un approccio integrato per affrontare in maniera organica tutte le componenti che influiscono sullinquinamento atmosferico. Lettura condivisa dalla Regione Lombardia, che si è dotata di una nuova legge anti-smog dove sono prese in considerazione non solo le emissioni - lo smog urbano e quello di origine industriale - ma pure altre fonti (impianti termici, trasporti su strada e attività agricole).
Scenario con tanto di strumenti giuridici, organizzativi e amministrativi a disposizione per raggiungere quello che, dicono le mamme anti-smog, è lobiettivo: «Tutti i bambini di Milano devono avere unaria più pulita».
«Un provvedimento non risolutivo»
«È solo un modo per arginare il problema». Il comitato delle mamme antismog: «Vogliamo aria pulita per i nostri bimbi»
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