Il provveditore: "Bene il tetto del 30 per cento di stranieri nelle scuole"

Colosio pronto ad accogliere la circolare del ministero dell'Istruzione: «valuteremo eventuali ritocchi caso per caso»

La Direzione scolastica della Lombardia «sta ragionando in accordo con il ministero dell'Istruzione sul tetto del 30% di alunni stranieri per classe ipotizzato dallo stesso ministro per la circolare che verrà emessa entro gennaio». Lo ha detto il direttore scolastico, Giuseppe Colosio. «A noi questa soglia sta bene, salvo situazioni particolari in cui per ragioni didattiche sia necessario scendere al 20% o salire oltre il 30% - ha aggiunto Colosio -. Non c'è nessuna richiesta specifica della Lombardia per un tetto rigido più basso del 30%. E di sicuro nessuno pensa di spostare i ragazzi da una parte all'altra senza tenere conto delle esigenze delle famiglie».
Un'esigenza che invece la Direzione scolastica regionale ha sollevato è quella dei ricongiungimenti familiari, che andrebbero concentrati nel periodo precedente all'inizio dell'anno di studi. «Per norma di legge l'alunno deve frequentare almeno i 3/4 delle lezioni durante l'anno - ha detto Colosio -, quindi anche gli stranieri devono essere messi nelle condizioni di farlo. Pensiamo che se un figlio di stranieri ha in corso una pratica di ricongiungimento per venire in Italia, possa completare l'anno scolastico nel suo Paese e iniziare il successivo da noi. Anche su questa idea stiamo lavorando di concerto con il ministero».


Infine la questione delle cosiddette scuole ghetto, dove cioè la presenza di alunni italiani è ormai minima. «Sono una situazione innaturale - ha commentato il direttore scolastico lombardo -. Ma per risolverla prima ci vuole una norma di carattere generale, poi potremo operare in concreto».

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