Psicologi precari: «Vogliamo sicurezza e più trasparenza»

Questa volta a chiedere certezze sono gli psicologi, quei 115 che lavorano come consulenti per l’Asl Città di Milano. Ieri un gruppo di loro ha fatto un presidio davanti alla sede centrale dell’Asl, in corso Italia. I consulenti psicologi sono presenti in categorie di servizi come consultori familiari, centri di psicologia del bambino e dell’adolescente, sportelli di ascolto nelle scuole etc.. Ma in media da 7 anni aspettano un contratto stabile e più trasparenza dalla direzione. «Ogni due o tre mesi ci rinnovano la proroga e ora fino al 30 dicembre, dicendo che è per organizzare i servizi e razionalizzarli, ma nessuno di noi sa cosa significhi» dice una di loro.

Il problema, secondo Luigi Davide Clerici, direttore sociale dell’Asl, è che «la Finanziaria non permette più le collaborazioni e la nostra prospettiva è solo quella di trovare soluzioni per non interrompere i servizi». Le strade possibili, secondo Clerici, sono due: o stipulare una convenzione con i collaboratori, come se fossero «una società di risorse», o bandire un concorso pubblico.

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