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Condivide articolo de "ilGiornale". Bufera sul leghista anti-islam

Fabio Tuiach, consigliere comunale della Lega Nord, pubblica un commento su Maometto "pedofilo". Scoppia la bufera: "Sul petto ho tatuato Santiago matamoros, uccisore degli islamici"

Condivide articolo de "ilGiornale". Bufera sul leghista anti-islam

"Maometto era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura", ha scritto Fabio Tuiach, consigliere comunale della Lega Nord a Trieste condividendo un articolo de ilGiornale.it sulla notizia di un imam che invitava l'Europa a "accettare le spose bambine perché è la cultura islamica dei migranti". La sua dichiarazione ha scatenato dure polemiche, tanto da conqustare le prime pagine dei quotidiani locali. Una bufera a cui il consigliere ha risposto senza indietreggiare, ma spiegando che "un uomo di 54 anni quando sposa una bimba di sei è un pedofilo; forse in un altra epoca non era così, io non lo so".

L'attacco all'islam

Il leghista si sarà ispirato al passo del libro "Islam. Siamo in guerra" del giornalista Magdi Cristiano Allam in cui afferma: "Perché mai non possiamo dire che se Maometto, come attesta la sua biografia ufficiale, sposò Aisha quando aveva 6 anni e la impalmò quando ne aveva 9, è stato un pedofilo? È un fatto oggettivo". Ma "l'oggettività", come dice Allam, non riparato il consigliere dalle critiche.

Tuiach ha 36 anni ed è un pugile. Sulla sua pagina Facebook campeggia in bella vista la foto con la moglie e Matteo Salvini. A giudicare dalle immagini sembra che la Lega sia in fondo la sua seconda famiglia. E in effetti nel mezzo degli attacchi politici da sinistra per le sue frasi su Maometto, Tuiach ha ricevuto molto sostegno dai compagni (si dirà così?) leghisti. "Dire che una persona di 54 anni, sposando una bimba di 6 ed abusando di lei a nove, non sia un pedofilo, è abominio e bestialità inconcepibili! - si è schierato in sua difesa Paolo Polidori, capogruppo del Carroccio in Municipio - Che poi questa persona sia il profeta Maometto, è un dato storico inoppugnabile!".

Forte del sostegno del partito, Tuiach ha tenuto botta come sa fare un pugile: schivare, parare e colpire di nuovo. E così ha raccontato della sua conversione al cristianesimo avvenuta "dopo il Cammino di Santiago nel 2009". Una conversione che gli "ha cambiato la vita". "La leggenda narra che San Giacomo (Santiago) apostolo di Gesù - scrive - aiutava i cristiani a cacciare l'invasore islamico nelle battaglie spagnole del medioevo. Grazie a San Giacomo l'Europa non è islamica. Sul petto ho tatuato Santiago Matamoros che viene raffigurato in vari dipinti dell'epoca.

Tradotto: San Giacomo uccisore degli islamici".

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