Pubblicità sbagliata, la Liguria chiede i danni

Politica turistica regionale messa decisamente sotto accusa dalla minoranza di centrodestra, decisa a far emergere tutte le contraddizioni dei responsabili di un settore che, negli ultimi anni, sembrava avviato a recuperare importanti quote di mercato. Comincia a sparare a zero, ieri mattina, l’ex governatore della Liguria Sandro Biasotti, che denuncia le magagne della recente campagna pubblicitaria promossa dall’Agenzia In Liguria all’insegna dello slogan «Liguria Terradamare». Ebbene - annuncia Biasotti - l'Agenzia regionale «dovrà chiedere un risarcimento danni all’agenzia pubblicitaria che ha curato la campagna di promozione del marchio, in quanto due immagini non sono conformi allo standard di qualità richieste. Peccato solo che l'assessore Margherita Bozzano ci abbia risposto che non ne sapeva nulla». La prima delle immagini bocciate mostra tre turisti che prendono il sole su una spiaggia dominata da un grande masso e un sub che esce dall'acqua, la seconda un surfista sul ciglio di un sentiero in riva al mare vicino a una persona in sella a una mountain bike. La notizia è stata poi confermata dalla direttrice - dimissionaria - dell’Agenzia regionale, Miriana Detti: «Le prime due foto non rispondono agli standard e alle linee concordate, cosa che invece è visibile nei successivi tre soggetti». Per questo, spiega la direttrice in una lettera, «abbiamo attivato tutte le forme di richieste di risarcimento e di quantificazione del danno arrecato attraverso la pubblicazione». Ennesima dimostrazione, comunque, del pressapochismo della giunta, a giudizio di Gianni Plinio, capogruppo di An, che in aula pronuncia una dura e particolareggiata requisitoria contro la riforma del turismo proposta dalla maggioranza: «Il testo - sottolinea fra l’altro Plinio - è una versione raffazzonata e scopiazzata in alcune parti della riforma del centrodestra del passato ciclo amministrativo che io stesso avevo elaborato dopo oltre un anno e mezzo di approfondimento con gli operatori del settore e che prevedeva, fra l’altro, il superamento delle vecchie Apt con l’istituzione dei Sistemi turistici locali a partecipazione pubblico-privati. Sarebbe meglio, a questo punto, riaprire il dibattito prendendo a riferimento il testo precedente, con gli opportuni aggiustamenti. Il turismo ha bisogno di fatti - conclude Plinio - non certo di chiacchiere e progetti inconcludenti come questi». Alla presa di posizione del capogruppo di An assiste anche l’assessore Margherita Bozzano che non ritiene, peraltro, di replicare.

«Io invece non ho nessuna intenzione - riprende vigore Plinio - di mollare la presa. Alla ripresa dei lavori del consiglio, l’argomento tornerà d’attualità. E comunque, sarò io stesso a farlo tornare d’attualità anche nella sala verde di via Fieschi».

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