Il pubblico fa il Consiglio al posto dei politici

(...) i cittadini si sono subito riscaldati ricoprendo di «Vergognatevi» e «Buffoni» i consiglieri. Senza perdersi d'animo, però, gli stessi cittadini in pochi minuti si sono organizzati in una specie di assemblea autogestita per discutere tra di loro del Puc, dando così anche una bella lezione di comportamento e responsabilità a tutto il parlamentino. Per capire come si è arrivati a ciò, occorre però fare qualche passo indietro. I problemi intestini della maggioranza di centrodestra al Levante, sono noti da quasi un anno. Molti consigli sono infatti saltati in questi mesi a causa della mancanza del numero legale dovuto alle assenze e alle uscite polemiche dall'aula di alcuni consiglieri, Moretti e Viani in primis. Se la pausa estiva poteva essere un'ottima occasione per ricucire i rapporti, lunedì sera si è avuta la dimostrazione di come questa non sia stata sfruttata.
Pronti, via e dopo un minuto di raccoglimento per i tre militari morti in Afghanistan e le congratulazioni alla consigliera Romagnoli (Pdl) per un nuovo incarico in Regione, il consiglio si accende subito con il «j'accuse» di Moretti (ex Pdl passato a L'Altra Genova). «Sono ormai noti i miei dissensi verso il modo di operare delle giunta e della maggioranza - ha sbottato - Abbandonerò l'aula». Neanche il tempo di mettersi la giacca che Moretti viene subito ripreso da un'inviperita assessore Rovani: «Non possiamo fermare le attività in programma al castello di Nervi, non è giusto per i cittadini».

A questo punto la palla passa nelle mani della consigliera Viani che, già come in altre circostanze, sposa la stessa linea di Moretti, abbandonando l'aula . Con due consiglieri allontanatisi e uno assente (Costa è in ospedale), l'opposizione coglie la palla al balzo per far valere la mancanza dei numeri. Poi l’autogestione del pubblico.