Cronaca locale

Pugni, calci e cinghiate tra studenti alla Statale Spunta anche Scalzone

È finita in rissa l’occupazione della Statale ieri da parte degli studenti universitari. L’aula magna dell’Ateneo è stata occupata a partire dalle 13 da circa 300 studenti, che hanno sfondato i cancelli di protezione. I manifestanti però, si sono divisi sui modi dell’occupazione: la porta sfondata e parte dell’intonaco caduto non è piaciuto ad alcuni studenti della protesta. Dalle parole si è passati ai fatti e sono volati spintoni, pugni, calci e qualche cinghiata tra i due schieramenti: da un lato gli studenti con alcuni «cani sciolti» e dall’altro anche un gruppo di anarchici e alcuni iscritti ai sindacati di base. La rissa si è protratta per una ventina di minuti e la situazione è stata riportata alla normalità con molta fatica. I due gruppi di studenti, lavoratori, autonomi ed esponenti dei centri sociali si sono poi divisi: chi è rimasto in aula magna - fra questi, l’ex fondatore di «Potere Operaio» Oreste Scalzone - e chi, invece, si è spostato in un’altra aula dell’ateneo.
«Di questo strascico post-sessantottesco la città non ha bisogno - ha commentato il vicesindaco e assessore alla sicurezza di Milano Riccardo De Corato - mi auguro che questa minoranza non voglia imitare fino in fondo i “cattivi maestri” e portare indietro, anacronisticamente, le lancette della storia».
Parallelamente alla protesta degli studenti e dei sindacati di base, che erano partiti da largo Cairoli, c’è stata quella della Cgil, con 80mila lavoratori scesi in piazza per chiedere sostegno all’occupazione e detassazione di stipendi e pensioni. Ad aprire il corteo - partito alle 9 da Porta Venezia - il grande striscione della Camera del lavoro di Milano, poi le bandiere rosse e gli striscioni colorati del mondo della scuola e di altri settori dell’impiego pubblico. «Più salario, meno Irpef uguale diritti per tutti»: questo uno degli slogan più urlati. «Chiediamo un tavolo anticrisi con il Comune per aiutare famiglie e lavoratori», ha commentato Onorio Rosati della Cgil di Milano.
I sindacati di base hanno invece manifestato insieme agli studenti universitari, per chiedere fra le altre cose l’abolizione delle leggi Treu e 30. Al termine del corteo, i manifestanti, alcuni dei quali con bandiere rosso-nere di gruppi anarchici, hanno cercato di raggiungere la sede di Assolombarda in a via Pantano. Un imponente schieramento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa ha però sbarrato loro la strada. Da lì è partito un lancio di flaconi in vetro contenenti vernice rossa in direzione degli agenti. Dalle prime file è stato lanciato anche un grosso petardo e sono stati accesi dei fumogeni.


Gli studenti universitari - molti dei quali hanno esposto striscioni e bandiere bianco-azzurre in ricordo di Alexis, il giovane anarchico greco ucciso nei giorni scorsi dalla polizia - si sono poi diretti verso l’Università Statale, in via Festa del Perdono, dove sono stati protagonisti della rissa.

Commenti