Economia

Il punto di Borsa: Quanto vale davvero l'«effetto Monti»?

C'è chi lo chiama «effetto Mario Monti». Che dipenda o no dall'aumento delle probabilità di trovare l'ex commissario Ue alla guida di un governo tecnico, è di certo un fatto che le Borse hanno ripreso a salire e lo spread tra Btp e Bund decennali si è ristretto di oltre 100 punti in due giorni. Per gli italiani si tratta di un risparmio teorico di oltre 3 miliardi solo nel primo anno.Il calcolo lo ha fatto l'attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco in un'audizione al Senato: «uno spostamento verso l'alto della curva dei rendimenti di 100 punti base comporta un incremento della spesa per interessi pari a circa 0,2 punti percentuali di Pil nel primo anno, e a 0,4 e 0,5 punti rispettivamente nel secondo e nel terzo anno». Con un calcolo a spanne (stimando, come fa la Commissione Ue, il Pil 2011 a 1.600 miliardi di euro), il risparmio per le tasche degli italiani, nell'ipotesi in cui i tassi fossero rimasti sui massimi per un periodo elevato, è pari a 3,2 miliardi solo nel primo anno, a 6,4 miliardi nel secondo e a 8 nel terzo. Calcoli probabilmente prematuri, comunque: la situazione politica è ancora fluida e i giochi sono tutt'altro che fatti.

Come ben sanno gli analisti, secondo i quali quella della Borsa è soltanto una pausa di attesa.

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