Il punto a Venezia sul ruolo degli Enti

Il 31 gennaio scorso, ospitato dalla Fondazione di Venezia, si è tenuto un incontro organizzato dall’Acri e dall’Efc - European Foundation Centre. L’Acri, che associa le Fondazioni italiane di origine bancaria, e l’Efc, che riunisce le più importanti Fondazioni europee, hanno evidenziato la necessità di una comunione, oltre che d’intenti, di azione sui rispettivi territori e settori di competenza. Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, ha affermato come sia «indispensabile la collaborazione e l’interscambio tra tutti i soggetti che operano nella filantropia, nei beni culturali e nel sostegno alle politiche sociali e all’istruzione».
I principali spazi di collaborazione, come ha sottolineato anche l’intervento del presidente dell’Efc, Wilhelm Krull, sono inoltre gli ambiti operativi e le tematiche giuridiche e fiscali.
Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia, ha evidenziato il forte impatto che le Fondazioni hanno non solo per i soggetti direttamente coinvolti: «Secondo l’Istat - ha spiegato - oltre 16 milioni di persone in Italia sono fruitori delle iniziative promosse dalle Fondazioni, che hanno visto crescere il proprio numero dalle 3.008 nel 2001 alle 4.720 alla fine del 2005».
La missione della Fondazione di Venezia può venire definita come un contributo al miglioramento delle condizioni di vita della comunità in cui è stata attiva per più di un secolo la Cassa di Risparmio di Venezia. Il tipo di beni e servizi che la Fondazione eroga è intermedio tra quelli forniti da un lato dai sistemi pubblici e dall’altro da quelli privati.


La Fondazione, data la sua natura giuridica di ente no profit, può dedicarsi a quegli aspetti dello sviluppo economico e sociale del territorio che non sono oggetto specifico né dell’intervento pubblico né di quello privato.

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