da Lione
Apre le danze il capitano goleador, danza invece e per davvero Mancini, anzi, ubriaca, stordisce, beffa la difesa francese. Dopo 23 anni ecco i giallorossi ai quarti, se non storico, certamente un traguardo atteso una vita. E ora lattenzione è tutta a venerdì, per lurna di Atene.
Che il sogno sappia sempre più di realtà lo sa bene Luciano Spalletti quando, a caldo, dice: «La squadra è stata perfetta, ha fatto molto bene, sempre attenta fin dallinizio, e poi due gol bellissimi e poi la manovra e la ripartenza da dietro, soprattutto nel secondo gol». È fiero Spalletti, di tutti, di chi ha segnato, di chi ha sofferto, come Chivu, naso rotto per lui: «Siamo stati altrettanto perfetti nel non cadere nelle provocazioni... certi scontri si sarebbero potuti evitare». Quindi si inalbera quando gli fanno notare le flessioni in campionato. «Flessioni noi? Ma di chi? Per qualche pareggio? Se in 14 partite perdiamo una volta non è una flessione... state attenti a dire certe cose: i miei ragazzi stanno facendo quel che dovevano fare, anzi di più. Se poi cè qualche furbetto che vuol creare problemi... Non accetto di sentir parlare di crisi o altro». E un sassolino grande così, Spalletti se lè tolto.
Quindi capitan Totti: «Come a Berlino per il mondiale? Diciamo che sono sicuramente giornate che difficilmente si dimenticano. Abbiamo fatto una impresa, qui è venuto fuori il gruppo, la carica ce lha data la convinzione di essere grandi anche fuori Roma. Abbiamo i giocatori per farlo.
E tutto questo senza pensare che le danze erano state addirittura aperte da De Rossi: per lui, infatti, un gol ingiustamente annullato al 6. Sarebbero stati tre. Ma quando è sera ci si può accontentare.
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