Pure le impronte sul tesserino delle modelle doc

Assicurazione medica, contratto di lavoro regolare, stato di salute, visto in regola se si tratta di straniere e persino le impronte digitali. Non di badanti ma di modelle e modelli si tratta, quelli che si iscriveranno all’Albo creato dall’Assem (Associazione servizi moda) e riceveranno la tessera «Visto moda» da presentare ai datori di lavoro - stilisti, agenzie pubblicitarie, ecc. - come garanzia di professionalità. L’iniziativa è di natura privata (il tesserino non ha il valore di un ordine professionale) e nasce dal presidente di Assem Guido Dolci. Lo stesso che 2 anni fa lanciò il primo sciopero delle modelle per lamentare l’eccessivo utilizzo di straniere sulle passerelle a danno delle modelle di casa costrette a sfilare all’estero. E poiché spesso sui défilé sfilano poco più che bambine, l’associazione assicura che quelle inserite nell’Albo saranno modelle «doc»: maggiorenni, buono stato di salute (e nessun problema di anoressia), documenti in regola. L’iniziativa piace al Comune, che oggi la presenterà a Palazzo Marino, presenti gli assessori Giampaolo Landi di Chiavenna, Andrea Mascaretti e Tiziana Maiolo.

«È positiva, anche se sarebbe opportuno che iniziative così fossero pubbliche - afferma la Maiolo -. Bene se serve a controllare meglio il flusso di straniere, stato di salute, capacità professionale e che le modelle non siano minorenni».

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