Roma - Con la batosta del 14 dicembre e il naufragio del terzo polo s'era messo buono buono sotto coperta in attesa degli eventi. Con l'esplodere del Ruby-gate anche Luca Cordero di Montezemolo torna all'attacco del presidente del Consiglio e del governo. "Gli italiani vivono un profondo turbamento. Sono intossicati da un cattivo dibattito pubblico. L’unica risposta è guardare avanti oltre l’orizzonte di una situazione Paese sempre più incomprensibile". A sottolinearlo è il presidente della Fondazione ItaliaFutura alla premiazione "Accade domani". Per Montezemolo "da troppi anni l’Italia reale, quella vera, è vittima di un’inerzia, di una rassegnazione che sembra impossibile vincere. Siamo prigionieri di un equilibrio malato prodotto da un incrocio di troppi anni di non scelte e dai cascami di conflitti ideologici che appartengono a un altro secolo. È sempre più forte l’urgenza di recuperare il senso di speranza e di fiducia che la nostra nazione ha saputo mostrare nei momenti migliori". Per Montezemolo la seconda Repubblica ha fallito "la sfida della modernizzazione. Siamo sempre in un derby continuo tra opposte fazioni".
Punto di non ritorno Il Paese è giunto "a un punto di non ritorno della storia nazionale". Esiste "la concreta possibilità che la sua tenuta sia a rischio". Per questo è ora di "fermarsi, di deporre le armi. È del tutto evidente - ha detto Montezemolo - che siamo ormai giunti a un punto di non ritorno della nostra storia nazionale. Esiste la concreta possibilità che la tenuta del Paese, il suo equilibrio interno e la sua pace sociale vengano messi in discussione dall’oggi al domani dal concatenarsi degli effetti della crisi economica, dalla perdita di autorevolezza della politica, dal crescere di inquietudini radicali nel corpo più profondo del Paese. Se a ciò si aggiungesse una nuova e più aspra stagione di conflitti tra istituzioni e poteri dello Stato, come in queste ore si teme da più parti, l’effetto potrebbe essere davvero catastrofico". Per questo, ammonisce Montezemolo, "è ora di fermarsi e deporre le armi.
È venuto il momento per tutti coloro che hanno un ruolo nelle diverse istituzioni dello Stato di recuperare il senso della misura nei comportamenti, nelle dichiarazioni e nello svolgimento delle rispettive funzioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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