Cronaca locale

Pusher e risse, viale Brianza da paura

FdI e Lega vogliono la commissione con l'assessore Granelli: "Strada dimenticata"

Pusher e risse, viale Brianza da paura

C'è la panetteria gestita da un egiziano che apre all'una e mezza come bar abusivo di alcolici. «Quando va bene sono schiamazzi tutta la notte, dormire è impossibile». Quando va male «sono risse, bottiglie spaccate contro le auto, vetrine danneggiate». Un residente e commerciante di viale Brianza riporta lo stato d'animo di chi vive sulla strada dove lunedì un marocchino 23enne ha ferito con un taglierino sei persone. Conosce bene il 68enne che se l'è vista peggio, «adesso ha paura ad uscire di casa». Una tragedia sfiorata, Ma «casi simili succedono di continuo, rapine, negozi vandalizzati, spaccio. Abbiamo paura». La panetteria-bar abusivo è uno dei casi più eclatanti, attira pusher, bande di stranieri. Tutti gli inquilini dei palazzi intorno lo sanno, nessuno (leggi i vigili) fa nulla.

Il capogruppo di FdI in Comune Riccardo Truppo, a lungo presidente della Commissione sicurezza nel Municipio 2, conosce bene viale Brianza. «Purtroppo è un tratto di strada che nessuno vuole gestire, dimenticata tra i problemi di piazzale Loreto e della Centrale». Ha raccolto le firme dei colleghi di opposizione per chiedere una Commissione in presenza con l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli e aperta ai comitati dei residenti. «Da tempo chiediamo telecamere e un presidio dei vigili nel giardini davanti al Memoriale dove tutto il giorno stazionano pusher e balordi, meglio rimuovere le panchine». Anche Truppo segnala il negozio che di notte e attira delinquenza, «zero controlli nonostante le segnalazioni». E tornerà alla carica con la richiesta di dichiarare insalubre il tunnel-dormitorio dietro alla Centrale, «Granelli ha espresso parere contrario ed è stata bocciata ma almeno darebbe potere ai vigili di sgomberare chi si accampa tra gli scarichi delle auto e rischia pure la salute».

Il sindaco Sala due giorni fa «ha ribadito che la gestione della sicurezza è in capo al Ministero dell'Interno. Ma cosa ci stanno a fare i vigili con pistola e manganello? Perchè non intervengono davanti a casi eclatanti?». Uno, sempre in area, grida quasi vendetta. Il centro sociale LuMe occupa da anni uno spazio comunale in via Vittorio Veneto. «Organizza rave e concerti a musica altissima, d'estate non si preoccupano neanche di smontare il palco all'aperto tra il sabato e la domenica, un senso di impunità assoluta». Ha rivolto un'interrogazione ufficiale all'Area Sportello Unico Eventi per sapere se abbiano mai chiesto «una qualche forma di autorizzazione». La risposta è no, «alcuna richiesta di autorizzazione e pertanto nessun provvedimento rilasciato».

Sala iri ha ribadito che «c'è criticità ma non uso il termine emergenza perchè conosco nel lessico il termine e io penso che non lo sia. Ho sentito il ministro Piantedosi e mi ha detto che verificherà quanti più agenti possono essere inviati a Milano. Poi è chiaro che, quando si chiedono più persone, c'è qualcuno che ti accusa di militarizzare la città. Ma servono più agenti perché sono tante le aree delicate». Chi accusa di «militarizzare» è proprio la sinistra che lo sostiene. «Che Milano stia vivendo un'emergenza delinquenza è sotto gli occhi di tutti. Solo Sala non se ne accorge o nega l'evidenza» sostiene il leghista Samuele Piscina che ha chiesto due Commissioni Sicurezza, «una per affrontare i problemi intorno alla Centrale e una sulle continue aggressioni a personale e utenti Atm». Dopo gli accoltellamenti di lunedì, «ieri a San Sito minorenni hanno minacciato col machete dei coetanei per rubargli il cellulare.

La gente ha paura».

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