Milano - Dalla Sardegna Silvio Berlusconi fa sapere di aver parlato con Putin del possibile ingresso di Aeroflot in Alitalia: "Ho parlato di Alitalia, la nostra compagnia di bandiera, e della possibilità di sederci a un tavolo con Aeroflot". Il presidente della Federazione russa sottolinea che "la situazione non è facile", ma "la variante proposta da Berlusconi è accettabile per una ripresa dei contatti. Ho parlato con il presidente del consiglio di amministrazione di Aeroflot ed è disponibile a riprendere i contatti con Alitalia".
Intervento delle banche Il prestito ponte da 100-150 milioni che il governo, con il consenso della nuova maggioranza, potrebbe concedere la prossima settimana ad Alitalia, rappresenta solo una "boccata d’ossigeno" alla quale potrebbe seguire un intervento delle banche tra 1-2 miliardi di euro: una "cura" analoga a quella adottata per la Fiat. Sono alcune indiscrezioni raccolte dall’agenzia di stampa Agi. Grazie all’intervento delle banche, in forma di ricapitalizzazione, il nuovo governo avrebbe calma e tempo (circa 1 anno) per approfondire le diverse opzioni, prima fra tutte quella dell’ingresso del gruppo Air France-Klm.
La smentita di Palazzo Chigi L’eventuale intervento delle banche nel capitale di Alitalia, così come ipotizzano oggi fonti sindacali, "non è stato oggetto dell’incontro di ieri" tra il governo uscente e l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, accompagnato da Bruno Ermolli. Lo affermano fonti di Palazzo Chigi.
La Ue: "No aiuti di Stato" La Commissione europea non vede circostanze specifiche che consentano al governo italiano di fornire ulteriori aiuti per la ristrutturazione di Alitalia, che rischia il fallimento. "A parte circostanze specifiche, che non sembra si applichino, se a una società sono erogati aiuti di stato senza precedente notifica, soggetti terzi possono portare la questione in tribunale", ha detto il portavoce della Commissione Michele Cercone rispondendo a chi chiedeva se per Alitalia potrebbero essere concessi ulteriori aiuti di stato prima del 2011, prima data possibile in base alle regole Ue.
Il no comment della Lufthansa Lufthansa risponde con un "no comment" all’ipotesi, lanciata dal futuro premier Berlusconi, dell’apertura di un tavolo con Aeroflot per discutere di Alitalia. "Sono solo speculazioni che non commentiamo", ha detto ad Apcom Stefanie Stotz, portavoce della compagnia tedesca. "Per noi la situazione non è cambiata", ha aggiunto Stotz.
Bonanni: "Serve un piano" Per rimettere in pista Alitalia "ci vogliono capitali specializzati ed un management appropriato". Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commenta le indiscrezioni su un intervento diretto delle banche in Alitalia e continua a ritenere la strada maestra da seguire quella di un piano industriale da discutere con il sindacato. Il leader della Cisl dice comunque di vedere "molto bene" l’approccio bipartisan sulla compagnia ma chiede che "ora si discuta in modo trasparente.
Occorrono capitali per assicurare i voli, un piano industriale credibile, discusso con i sindacati, e un management appropriato". A fronte di ciò Bonanni ha confermato la disponibilità del sindacato a un’operazione di risanamento: "L’abbiamo detto due anni e mezzo fa. Ma questo tempo è trascorso nel silenzio e nell’inattività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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