da Milano
Un sorriso per tutti: non ci sarà Inzaghi. Capitan Puyol si lascia scappare un sospiro, quasi un sollievo quando glielo dicono: «È uno dei giocatori più difficili da marcare. Ha il dono del gol». In due parole un difensore sa riassumere tutta la grandezza di un attaccante. Carles Puyol è un emblema del Barcellona, è lanima difensiva, nato in questa squadra, ne è diventato capitano, ne è la sua colonna vertebrale in campo e fuori. E forse avrà fatto due conti: loro senza Inzaghi, noi abbiamo Etoo, ossia il diavolo, la scossa elettrica dellattacco catalano. Il camerunense ha sempre segnato nelle ultime tre partite (Benfica, Racing, Villarreal), è stato luomo che ha aperto la via ai quarti segnando anche allo Stamford Bridge.
Etoo sarà il pericolo pubblico numero uno per il Milan, più in forma e centrato nel gol perfino di Ronaldinho. Il camerunese ha riattivato il suo feeling con il gol proprio nel momento che conta: è il milgior goleador del club con 29 reti, ha segnato 24 reti in campionato, ai quali aggiunge un piede da assist man. Un po folle nella testa, ma con le idee chiare: «Noi siamo fortissimi. Dobbiamo confidare soprattutto in noi stessi, senza lasciarci abbattere dallimportanza degli avversari». E lui è il primo a dimostrarlo, pur toccato alla caviglia destra nella partita con il Villarreal, ha voluto colpire e calciare nellultimo allenamento per dimostrare che il dolore non potrà fermarlo. «In questo momento della stagione, tutti abbiamo qualche dolorino, ma per nessuno è un problema». Molto più problematico affrontare la difesa del Milan. Puyol, che se ne intende, non ha lasciato dubbi, forsanche per la sua ammirazione nei confronti di Maldini. Va controcorrente, senza paura di sbattere contro qualche sorrisino ammiccante. «Sono rapidi.
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