Al Qaida torna a minacciare il Santo Padre

Al Qaida torna a minacciare il Santo Padre. Ayman al Zawahiri, ideologo del terrorismo, parla del «Papa che attacca l’Islam ed il suo profeta» nell’ultimo messaggio audio reso noto ieri su internet. Il numero due di Al Qaida si scaglia contro la monarchia saudita, colpevole di avere aperto al Vaticano. «Abdullah ibn Abdelaziz è impegnato nel visitare il Papa, che attacca l'Islam e il suo profeta», tuona Zawahiri riferendosi alla storica visita in Vaticano dello scorso novembre. Secondo il braccio destro di Bin Laden, il monarca saudita «è impegnato nell'invitarlo al dialogo tra le religioni. Ma prima di dialogare con i non musulmani, perchè non ascolta il suo popolo musulmano (...)?». La seconda parte dell’ennesimo proclama riguarda la crisi economica ed i problemi sociali di alcuni paesi arabi, compresa l’Arabia Saudita nonostante la ricchezza del petrolio. Il riferimento al dialogo inter religioso chiama in causa la commissione cattolico-islamica. Istituzione creata dopo l’alzata di scudi dei musulmani contro il discorso del Papa all’università di Ratisbona nel 2006. La posta in gioco è la trattativa segreta per costruire la prima chiesa in Arabia Saudita. Dopo l’apertura di una chiesa in Qatar, lo scorso marzo, il regno saudita è l’unico paese del Golfo che non ospita un luogo di culto cristiano. Nonostante il 4% della popolazione, in gran parte lavoratori stranieri, sia cattolica. Secondo l’arcivescovo libanese Paul-Mounged El-Hashem «trattative sono in corso per concedere il permesso alla costruzione di chiese nel regno». Il proclama di Al Zawahiri dura 16 minuti ed è andato in onda su Al Jazeera.

Nella prima parte del messaggio il numero due di Al Qaida si concentra sul’Irak cinque anni dopo la caduta del regime di Saddam. «Gli americani hanno ottenuto solo fallimenti e sconfitte», sostiene l’ideologo del terrore. Secondo Al Zawahiri «l’Irak diventerà la fortezza dell’Islam».

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