Quadri e oggetti d’arte: in quattro anni furti dimezzati

Il sottosegretario Saponara: «I carabinieri conoscono i ricettatori»

, (la Milano internazionale antiquariato, ndr)», che si svolge ogni due anni ad aprile e attira collezionisti da tutto il mondo. Un modo di far conoscere anche all’estero dei tesori (come l’Adorazione dei Magi del Parmigianino) che rischiavano di scomparire per sempre.
Un fenomeno, quello dei furti di opere d’arte, che non si è mai arrestano negli anni, ma che grazie all’attività dei carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, si sta sempre più ridimensionando. A spiegarlo è sempre l’onorevole Saponara, in visita ieri alla mostra-mercato Antiquaria. «In 5 anni in Italia i furti sono diminuiti del 32 per cento, mentre sono aumentati i recuperi di oggetti rubati o sottratti da scavi clandestini». Altro fenomeno diventato poi una piaga nel mondo dell’arte è la contraffazione. «Sempre negli ultimi anni è però aumentato il numero dei falsi sequestrati, falsi che spesso vengono spacciati per originali dagli stessi periti». Perché, come spiega l’onorevole, «molto spesso chi si arricchisce tende a comprare prima la casa e i quadri poi, ma se non ci si rivolge a strutture riconosciute e si crede di fare un affare, si incorre spesso nella truffa». Per questo è sempre meglio rivolgersi agli antiquari e comprare pezzi «garantiti» (Antiquaria si avvale addirittura di un pool di 50 esperti).
In Lombardia, dal 2000 al 2004 i furti di oggetti d’arte sono addirittura più che dimezzati. Per dirla con le cifre si passa dai 296 del 2000 ai 138 dello scorso anno (in totale, 1.042). La nostra è comunque una delle regioni più colpite da questo fenomeno insieme al Piemonte. «Il Nord è un crocevia importante per il traffico dei beni d’arte, soprattutto i reperti archeologici che arrivano dalle regioni del Centrosud: Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, le più colpite dagli scavi clandestini».
A mandare a monte la febbrile attività di ladri e ricettatori attratti da pezzi preziosi, gli uomini della tutela dei beni culturali. Ma come fanno, verrebbe da chiedere? «I furti in questo campo sono tutti su commissione - spiega ancora l’onorevole - niente avviene per caso.

E anche i carabinieri della tutela ormai sanno dove trovare i ricettatori, sanno quali canali seguirà la tale opera».
Un decalogo per evitare di essere derubati, o meglio per facilitare il recupero dei propri beni, si può trovare al sito www. carabinieri.it, dove sono riportate le liste di tutti i pezzi rubati.
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