Firenze - Il «viaggio» che comincia stamani non è il primo che si trova ad affrontare l'Annunciazione, il capolavoro di Leonardo Da Vinci che è stato imballato per essere trasferito in Giappone. Il quadro ha infatti lasciato la Galleria degli Uffizi (dove è entrato nel 1867) altre tre volte: è stato infatti esposto all'Exposition de l'art italien de Cimabue a Tiepolo, che si è svolta a Parigi nel 1935; alla mostra su Leonardo da Vinci allestita a Milano nel 1939 ed è stato trasportato nel 1940 alla Villa di Poggio a Caiano e da qui a Camaldoli il 31 ottobre dello stesso anno. È tornato definitivamente agli Uffizi il 17 giugno 1945 dove è stato nuovamente esposto a partire dal 24 giugno 1948.
Un'opera giovanile di Leonardo L' Annunciazione fu dipinta da Leonardo da Vinci quando era appena ventenne. È infatti datata 1472-1473, il periodo in cui l' allora giovane pittore era alla bottega del Verrocchio. È una pittura a olio su tavola montata su una cornice che non è l'originale, ma una copia collocata durante un restauro subito nell'Ottocento. Riferita al Ghirlandaio fino a quando giunse agli Uffizi nel 1867, l'opera fu attribuita allora per la prima volta a Leonardo da Karl Eduard von Liphart, e risulta già a suo nome, con un punto interrogativo, nel catalogo della Galleria edito nel 1869.
Venne proposto dalla critica anche il nome di Ridolfo del Ghirlandaio (Morelli, Cavalcaselle/Crowe) e quello di Lorenzo di Credi in collaborazione con Leonardo (Frizzoni); oggi è considerato unanimemente un'opera giovanile di Leonardo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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