«Il lavoro più difficile è orientarsi nel mondo del lavoro». Quante volte durante un colloquio o alla ricerca di un impiego ci si sente ripetere questa frase. Scontata, ovvia ma reale perché, soprattutto di questi tempi, trovare unoccupazione congeniale non è immediato. Tanto che a Genova esiste una società gestita da Comune, Provincia e Università che ha lo scopo di orientare le persone a muoversi nel campo delle professioni cercando di indirizzare la ricerca di unoccupazione o il cambio del lavoro su professioni specifiche. Si chiama «Città dei Mestieri» ed è un marchio europeo con sedi nelle principali città dEuropa, un modello che appare vincente tanto che è stato esportato in Sud America.
A Genova «Città dei Mestieri» ha la propria sede a Villa Gentile Bickley di Cornigliano e funziona sotto tre coordinate: cercare lavoro, scegliere una formazione, orientarsi nelle scelte. «Lo definirei un dispositivo, si entra nella nostra sede e si ha unofferta informativa e una consulenza personalizzata su tutto quello che cè da sapere sul mondo del lavoro - racconta Claudio Oliva direttore del centro -. Ci rivolgiamo non solo ai disoccupati ma anche a chi deve orientarsi per una scelta formativa come potrebbe essere quella della facoltà universitaria e anche a chi vuole mettersi in proprio perché possa sapere in anticipo tutti i passaggi utili per avviare unimpresa o unattività commerciale».
Nel centro di Cornigliano si adoperano tre operatori fissi coordinati da un direttore a cui si aggiungono una serie di collaboratori che forniscono assistenza il martedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 13. Qui vengono studiati diversi percorsi in base ai soggetti che ne fanno richiesta, si ricercano soluzioni, si offrono ausilii anche dal punto di vista strumentale visto che la sede è fornita di una biblioteca ed una sala multimediale. Si cerca di orientare verso la migliore soluzione in base alle attitudini con la possibilità di sottoporsi anche a test studiati dalla Cattolica di Milano e da latri centri di ricerca. «Città dei mestieri» non è da confondersi con i Centri per limpiego: «Chi viene da noi è libero e anonimo -spiega Oliva-. Noi garantiamo lanonimato, non gestiamo banche dati né abbiamo il classico incontro tra domanda ed offerta di lavoro. La nostra funzione è differente, lavoriamo per creare delle opportunità che sono poi gli individui stessi a dover sfruttare». E le opportunità possono essere anche dirette visto che spesso a confrontarsi con questa realtà sono le imprese che incontrano candidati nella sede di Cornigliano: «Promuoviamo spesso eventi in cui aziende del territorio vengono a raccontarci le loro esperienze, spiegano di quali candidati hanno bisogno, promuovono dei profili e, soprattutto, ritirano curricula spontanei: sotto di noi passano centinaia di opportunità occupazionali di cui però non ci occupiamo direttamente», prosegue il direttore.
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