Chi non fosse interessato alle nuove frontiere del design ma preferisse tuffarsi nellarte del passato ha una valida alternativa al Salone del Mobile: «Collezioni darte», al secolo la principale fiera dellantiquariato che si tiene tra le mura cittadina (a Milano ce ne sono altre due, Mint e Antiquari Milanesi). Da oggi fino a domenica alla Permanente collezionisti o semplici appassionati di arte antica e moderna si daranno appuntamento per acquistare, o soltanto ammirare, pittura, scultura e arredi di ogni categoria: dai dipinti dal 400 a oggi, fondi oro, ritratti, paesaggi ottocenteschi, arredi da collezione come un teatrale stipo laccato «alla giapponese». In mostra, circa 2000 opere, tra cui un ideale percorso nella scultura, dalla statuaria romana fino alle opere moderne di Cascella e Milani, preziosi argenti dal valore anche storico (come il piccone e la cazzuola realizzati per il Giubileo del 1775), arte tessile e fini oggetti in vetro della produzione Gallè e Daum, suggestive sculture di arte africana, reperti archeologici e gioielli delle firme più amate dalle dive e dal jet set internazionale come Webb e Van Cleef & Arpels.
Questa quarta edizione, curata come da tradizione da Compagnia delle Mostre, dà il via anche alla collaborazione tra la Fiera e l'Associazione Amici di Brera. Una partnership che ha portato al finanziamento del restauro di due importanti dipinti conservati ed esposti nella Pinacoteca di Brera: «Le tentazioni di Sant'Antonio» di Giambattista Tiepolo e «Il buon samaritano» di Joachim von Sandrart.
Tra gli stand della fiera, anche tanta arte orientale e africana, tra cui spicca una rara figura lignea Bamana, Mali, (001) il cui valore rituale è apprezzabile anche ammirando la splendida e antica patina data dal lungo uso. Grandi paraventi antichi messi a dialogo con sculture di artisti giapponesi contemporanei si possono trovare nello stand di Helena Markus Antique Japanese Screens come ad esempio la bellissima scultura in vetro di Niyoko Ikuta. Altro esempio di arte orientale antica è il leone buddista presentato da La Galliavola Arte Orientale, mentre destano interesse i reperti archeologici proposti da Ixion Archeogallery.
Alla Permanente sarà anche visibile una nutrita presenza del Novecento storicizzato italiano - con dipinti, solo per citarne alcuni, di Fontana, De Chirico, de Pisis, Morandi, Sironi (nel cinquantenario dalla scomparsa) - e internazionale, con opere di Natalia Goncharova, Ferat, Albin Egger Lienz e molti altri. Ma la sezione più interessante è forse quella che riguarda la pittura antica, tra cui spiccano due ritratti settecenteschi del pittore piacentino Gaspare Landi raffiguranti un curioso metaritratto con una dama che mostra una miniatura ed un gentiluomo (073) esposti da Sabina Anrep.
Altri ritratti più tardi meritano interesse come quelli di Cesare Laurenti, artista di stile metaforico fino a diventare simbolista, a cavallo con il 900, esposti in un ampio nucleo dalla Galleria Nuova Arcadia; e ancora «Le Balie ai giardini di via Palestro di Milano» (204) di Luigi Rossi di Galleria dArte «Le Pleiadi»; il ritratto intitolato «Meditazione» di Angelo Morbelli esposto da Enrico Gallerie dArte ed il ritratto di giovane donna datato 1905 di Carlo Corsi esposto da Galleria dArte Cinquantasei.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.