Giuseppe Lagomarsino
Croce Amica One, sembra il titolo di una fiction made in Usa. È roba nostra, meneghina. A parte quellONE che fa tanto Dr House il resto appartiene alla migliore, anzi peggiore, tradizione italiana. Il servizio di ambulanza può essere prenotato. Fatto, con un giorno di anticipo. Richiesta effettuata mercoledì 29 novembre, appuntamento alle ore 13 del giorno successivo, zona Navigli, per trasportare una paziente di novantaquattro anni, in carrozzina, con bombola ad ossigeno, in uno studio dentistico, già allertato, con anestesista convocato apposta. Ore 13 di giovedì 30 novembre, nessuna notizia dellambulanza. Ingorgo? Traffico? Deviazioni? Incidente? Chissà. Telefonata: il centralinista informa che la macchina sta per arrivare. Ore 13 e 15 nessuna nuova. Altra telefonata, una terza, una quarta, altre ancora, solito motivetto musicale, cade la linea, non rispondono, alla fine la voce di cui sopra conferma che lambulanza è lì lì ma che cè stato un problema al Policlinico. Si fa richiesta di unaltra auto, solito motivetto, solita risposta: «Arriva, un po di pazienza». La paziente, appunto, è in attesa, nella portineria dello stabile, la giornata è di sole ma la primavera è unaltra cosa, come i novantaquattro anni della signora che pompa ossigeno.
Quando lambulanza ti lascia a piedi
Prenotazioni e mille telefonate: arriva con unora e 40 di ritardo
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