Cè poco da fare, in italiano un arresto si può definire «in flagrante». Ma se la grammatica non ammette eccezioni, questa volta è più corretto parlare di arresto «in fragrante». Sì, perché il corpo del reato era lì, fumante e appetitoso, adagiato su un grill. Ancora due minuti e probabilmente larresto non sarebbe stato possibile, né in flagrante né in fragrante. Due minuti e a quel pesce spada sarebbe stata fatta la festa. Anche se poi, la festa, era della moglie dellarrestato.
Occorre ricapitolare. Giuseppe M., cinquantanni, vuole fare una sorpresa alla signora che compie gli anni. Invita gli amici a casa, ma ha il problema di cosa mettere in tavola. Ideona giusta: un bel barbecue di pesce. Così esce di casa e va al supermercato, alla Standa di via Torti. Cè un pescespada che è una meraviglia, 14 chili, freschissimo. Un po caro, ma chissene. Giuseppe che fa? Aspetta che la commessa serva un altro cliente, afferra per la spada il pesce e se ne va. Come niente fosse. Quanta gente gira con un pescespada intero sottobraccio? Così il marito premuroso prende lautobus e torna a casa, preparandosi ad affettare la preda.
Sembrava che fosse filato tutto liscio, invece alluscita qualcuno aveva fissato a lungo Giuseppe. Quella faccia se la ricordava. E daltra parte, quel qualcuno era il vicecomandante della stazione carabinieri di San Fruttuoso in borghese perché di riposo ma in servizio permanente effettivo. Così, insospettito, ha chiesto alla pescheria del supermercato, ha capito la situazione, è tornato in caserma e ha trovato la foto delluomo nellalbum dei pregiudicati. La verifica a domicilio ha dato solo linevitabile conferma.
Sorpreso con il pescespada sul barbecue, Giuseppe M. è stato arrestato e ieri mattina processato per direttissima.
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