Quando l’arte sostituisce i vecchi comizi di piazza

Quando l’arte sostituisce i vecchi comizi di piazza

Al fermento dei partiti per le imminenti elezioni, fa eco quello delle proposte culturali, un po’ tutte “emulsionate” da una insolita attenzione politica. Si calcola che solo a Roma siano state programmate, fino al 9 aprile, oltre un migliaio di manifestazioni tra conferenze, esposizioni, rassegne e performances. Così le gallerie d’arte, le librerie, i teatri e le sale dei convegni, sostituiscono i vecchi comizi di piazza con l’anomalia scenografica delle opere d’arte. Tra le tante iniziative, un programma rivolto a nuovi nomi dell’arte contemporanea avviato dalla galleria Andrè di via Giulia con una serie di personali della durata di una settimana. Il programma, che unisce quattordici artisti, sarà presentato domani alle 11. Espongono: Otello Casagrande, Beatrice Cignitti, Roberta Pugno, Lee Hyun, Laura Grosso, Serge Uberti, Francesco Vaglica, Elise Desserne, Isabella Nurigiani, Erzsebet Palastì e Giancarlino Benedetti Corcos; fuori programma, Luciano De Liberato, Roberto Donatelli e Rosa Madonna. All’iniziativa collabora la nuova galleria multimediale «I.Dea» di via dei Sabelli che esporrà, in concomitanza con le singole personali degli artisti di Andrè, un’opera unica “illustrata” da proiezioni di video e diapositive, da performances e da cataloghi e libri.

«È un modo - dice Benito Recchilongo, che gestisce la galleria di via Giulia - per ridare al pubblico il gusto di scoprire direttamente la pittura d’oggi affidandosi alle impressioni spontanee, senza filtri e paraocchi che le mode o presunti esperti tentano di imporci».

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