Quando l'alta moda veste donne guerriere

Un mix tra femminilità e aggressività, contro ogni abuso. E Gessica Notaro sfila per Gattinoni

Anna Maria Greco

Roma Il «caso Weinstein» irrompe nella couture romana, con lo shock della miss sfregiata con l'acido, Gessica Notaro, che sfila per Gattinoni. La maison abbraccia la campagna Me Too, che invita le donne a rompere il silenzio sugli abusi. E scrive sul satin nero e fucsia di lunghi Fresh Coat slogan di associazioni impegnate nella battaglia, da Time's Up, «Il tempo è scaduto» a We Do It Together. Stasera, guerriere che portano insolenti baschi e cappelli a falda larga alla Oriana Fallaci o camicie da uomo dai grandi polsini in voile popoleranno l'Aula Ottagona dell'ex-Planetario alle Terme di Diocleziano.

Ecco la collezione senza stagione disegnata da Guillermo Mariotto, indossata da donne diverse, anche per età, da Gloria Guida (classe '60) a Elisabetta Dessy ('57), a Isabella Albonico ('37), tutte decise a farsi valere di fronte agli uomini, incarnati da 3 top model internazionali. Donne contemporanee, che amano preziosi oggetti del passato, come i cammei di Gianni de Benedittis. La kermesse di couture romana, apertasi giovedì al Guido Reni District, si allarga al museo Maxxi,alla Galleria Nazionale, anche a ville, grandi hotel e gallerie d'arte. La serata di ieri è stata tutta del grande maestro dell'alta moda Renato Balestra. A Palazzo Brancaccio alleste un giardino incantato e sceglie il colore verde, da quello tenue allo squillante smeraldo. Creazioni incrostate da sofisticati fili d'erba e pratoline bianche fatti di ricami, perle e cristalli. Tutine di mikado grigie, che lasciano le gambe scoperte, si avvolgono in cappe ariose, abitini bianco-blu hanno maniche ampie e per la sera ci sono grandi gonne a corolla, come per la sposa, campagnola e raffinata. In prima fila,manager cinesi e clienti arabe, esponenti della nobiltà romana e il vicesindaco Luca Bergamo. Oggi, per 50 americane vip, la sfilata si replicherà.

Gli shorts eleganti e sbarazzini che sorprendono nella collezione di Balestra lo fanno ancor più in quella del principe del bon ton Camillo Bona. Ma qui s'ispirano alle mondine di Riso amaro, perchè la sfilata è un omaggio a Silvana Mangano. E in tutti gli altri modelli vira dal sexy al sofisticato, di cui l'attrice è diventata negli anni il simbolo: grandi pois e grandi righe, maxi bottoni sulla vita alta delle gonne affusolate, tinte tenui dal beige al rosa, cappellini a spirale e, soprattutto, la raffinatezza di gonne doppie in cui la prima, composta da frange di budellino tenute da una fascia di tessuto, si apre sull'altra, aderente e ricca di ricami e applicazioni.

Al museo Maxxi oggi Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior e prima di Valentino, incontra il pubblico e alla residenza diplomatica inglese di Villa Wolkonsky, Sadie Clayton presenta la sua collezione. Anton Giulio Grande sceglie le sale lussuose dell'hotel Eden per le sue creazioni anni '20, tra pizzi e piume. Domani sfilano Nino Lettieri e Francesco Scognamiglio, al suo 20esimo anniversario. Ma la mission di Altaroma è quella dello scouting di nuovi talenti e apre il calendario il giovanissimo couturier Filippo Laterza.

Tanti sono i progetti dedicati all'ultima generazione: Showcase porta al Maxxi in 4 giorni 40 designer emergenti, per mostrare le loro collezioni a buyer ed esperti italiani e stranieri. E poi ecco finalisti e vincitori del concorso Who Is on Next, mostre come quella alla nuova Rinascente, per il progetto Roman's Romance, scuole e accademie.

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