(...) E poi cè Luigi Lusi, lormai ex tesoriere della Margherita al centro di una bufera mediatica e giudiziaria, per via dei soldi del partito transitati sui suoi conti. Mica briciole: 13 milioni di euro.
Noi siamo garantisti per tutti, ma in questo caso non ce nè nemmeno bisogno: Lusi ha ammesso tranquillamente tutte le sue responsabilità e pare si vada verso un patteggiamento e la restituzione dei soldi sottratti. Anche se restano moltissimi dubbi sul fatto che Lusi si sia messo in tasca tutti i soldi allinsaputa del resto degli ex Margherita.
Insomma, non cè nemmeno bisogno di infierire. Anche perchè, a volerla raccontare tutta, fra tutti i paracadutati del Pd in Liguria, Lusi è quello che si è speso un po più degli altri sul territorio: versando le quote anche al partito ligure, ma soprattutto presentando atti di sindacato ispettivo ed emendamenti legati al territorio in cui è stato eletto. Ribadisco, nemmeno il peggiore del mazzo, come mi hanno testimoniato anche amici che si sono trovati a lavorare con lui.
Però, lincredibile episodio dellappropriazione dei fondi da parte di Lusi mi ha riportato alla memoria un suo intervento in aula nella seduta del Senato della Repubblica numero 128 del 21 gennaio 2009. In quei giorni avevamo pubblicato uninchiesta della nostra bravissima Stefania Antonetti, una che è un rottweiler della notizia, nella quale dava conto della prontezza dei parlamentari liguri nel rispondere alle domande via mail presentate da un cittadino qualunque. Insomma, non chiedevamo la luna. Ma semplicemente che i rappresentanti del popolo - lautamente pagati con i soldi di tutti anche per replicare alle mail presenti sui siti istituzionali di Camera e Senato - avessero leducazione e il rispetto di rispondere entro una decina di giorni alle domande di un cittadino.
Eppure, lo sventurato Lusi - evidentemente troppo impegnato nella contabilità della Margherita - non rispose. E, fin qui, può capitare. Il punto è che non solo non rispose, ma prese la parola in aula per urlare tutta la sua indignazione contro di noi: «Il motivo sgradevole per il quale disturbo la presidenza e i colleghi in attesa concerne un articolo apparso su un quotidiano di Genova, per lesattezza il Giornale, che nelle pagine genovesi ha usato lo sgarbo di pubblicare i nomi di tutti i senatori eletti in Liguria (cosa che mi onora, essendo fra questi), perchè una solerte giornalista, venerdì 9 pomeriggio, verso le ore 18, aveva inviato una e-mail, senza avere risposta, a tutti questi parlamentari, utilizzando un famoso indirizzo di posta elettronica (...) Si tratta di un indirizzo notoriamente pieno di spamming, per cui quasi nessuno di noi senatori vi accede per evitare problemi che è inutile spiegare».
Mica finita, Lusi era scatenato: «Questo giornale ha pubblicato ieri un articolo in tutta evidenza, secondo il quale ben 16 senatori eletti in quella Regione, fra cui il sottoscritto, non avrebbero risposto alla domanda di un cittadino (simulato, visto che era una giornalista che cercava di capire quanto fossimo bravi o non bravi proprio per aver letto o meno quella e-mail)».
Posso dirlo, a rischio di essere provocatorio? A me questa roba, il mancato rispetto degli elettori, sembra molto più grave dei 13 milioni. Tutto qui.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.