Le prime macchioline compaiono dopo essere stati al sole, ma questa volta non sono i raggi a essere la causa delle chiazze più chiare che appiano sul viso, sulle gambe oppure sulle braccia. Responsabile è una malattia, la vitiligine, che colpisce sopratutto i ragazzi tra i dieci e i vent'anni e che proprio per colpa delle macchie nelle parti più visibili del corpo, ma non solo, possono avere difficoltà a relazionarsi con gli altri in unetà già difficile. Prima sono piccole, poi dilagano e i problemi samplificano, anche perché, a prima vista, laspetto di chi soffre di questa patologia non è dei più salutari. Per questo è importante intraprendere un percorso curativo che porti a una graduale ripigmentazione della cute.
La vitiligine è una malattia della pelle caratterizzata dalla presenza di macchie bianche. In queste zone, infatti, viene a mancare la colorazione dovuta alla melanina. Non è una malattia contagiosa e affligge sia gli uomini, sia le donne con maggior frequenza nell'adolescenza. Nonostante non sia infettiva, proprio per la sua particolare manifestazione, la malattia ha importanti risvolti psicologici che a volte rendono difficile la vita di relazione.
Non è ancora del tutto chiara quale possa esserne l'origine. Le ultime ricerche scientifiche parlano di una dermatosi dovuta a piccoli problemi, probabilmente di natura genetica, che vanno a compromettere organi autoimmunitari, come la tiroide. Nella vitiligine, infatti, il sistema immunitario attacca il proprio organismo, in questo caso il melanocita, cellula il cui scopo è quello di produrre la melanina e quindi la colorazione naturale della pelle. Mancando questo importante fattore, le parti attaccate rimangono bianche. La comparsa della prime macchioline non porta con sé particolari sintomi come dolore, bruciore o febbre. A volte si ha del prurito che spesso indica un peggiorare della malattia.
La vitiligine può insorgere a tutte le età. Si è notato, comunque, che ha una forte incidenza nella seconda decade di vita. Spesso ci si accorge della prima macchia bianca in seguito all'esposizione al sole in primavera o in estate: questo avviene perché con l'abbronzatura si accentua il contrasto tra la pelle sana e quella malata e non perché il sole abbia causato il problema. Oggi esiste una cura efficace che ha il vantaggio di trattare solo la cute interessata dalle macchie e non tutto il derma. Si tratta di Bioskin evolution: un trattamento microfototerapico di ultima generazione. Il sistema è caratterizzato dall'emissione di un fascio di luce fredda che va a stimolare i melanociti compromessi, permettendo così di ridurre il contrasto tra la cute sana e quella affetta dalla malattia.
A differenza di altri tipi di trattamento, basati su esposizioni a raggi Uvb a banda stretta, Bioskin evolution porta con sé notevoli vantaggi: non provoca effetti collaterali, come bruciore e prurito, né durante la seduta né nei giorni successivi e non si assumono farmaci. Per ogni ogni paziente viene messa a punto una terapia personalizzata, secondo la diffusione della patologia.
Diverse ricerche scientifiche pubblicate su riviste internazionali e condotte anche da università italiane e straniere hanno dimostrato che terminato il ciclo di microfototerapia, in media si effettua una volta ogni tre settimane per un periodo compreso tra i nove e i dodici mesi, le chiazze di vitiligine sono pressoché scomparse nel 72 per cento dei casi.
Quando la luce «fredda» può riparare la pelle
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