da Milano
Stefano Bellaveglia, vicepresidente di Hopa e del Monte dei Paschi di Siena, è stato uno spettatore molto attento della scalata alla Banca nazionale del lavoro. Nei primi giorni di luglio, mentre Unipol mette a punto le mosse decisive per lanciare lassalto allistituto di credito di via Veneto, Bellaveglia si tiene costantemente informato per telefono.
È quanto risulta dalle intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura della Repubblica di Milano nellambito dellinchiesta Bpi-Antonveneta. Il 7 luglio Gianni Consorte, allora presidente e amministratore delegato di Unipol, incontra i rappresentanti del contropatto, da cui intende rilevare le azioni necessarie a controllare la Bnl. Il giorno successivo - 8 luglio - in mattinata Bellaveglia più volte parla per telefono con Stefano Ricucci, il cui cellulare è sotto controllo.
La prima alle 11.53. Una conversazione di quasi cinque minuti in cui accennano a Fassino, Montezemolo, Della Valle e Tronchetti Provera; Bellaveglia chiede delucidazioni sulloperazione con Unipol («Allora che fate, avete venduto»?) e Ricucci risponde «sì», spiegando che Consorte farà lamministratore delegato della Bnl.
Passano pochi minuti, Bellaveglia e Ricucci si sentono ancora. Sono le 12.08. Questa volta la conversazione dura poco più di un minuto.
Quando il manager chiamava Ricucci
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