Quando la realtà bussa alla porta dell’assurdo

«Manca solo la domenica», al Teatro Studio fino al 30 novembre, è il nuovo spettacolo di Licia Maglietta, l'attrice che ha cominciato la sua carriera con il gruppo Falso Movimento (negli anni '80), per poi passare a Teatri Uniti ed aver quindi lavorato con Alda Merini, Carlo Cecchi ed Elio De Capitani, prima del grande successo ottenuto nel 1999 con Silvio Soldini in «Pane e Tulipani». In questo lavoro (testo di Silvana Grasso, scene e regia sempre di Licia Maglietta) è Borina, donna inserita in uno specifico contesto (un piccolo paese siciliano), ma anzitutto il simbolo di una femminilità ferita, che tenta di reinventare se stessa per sopportare la partenza del marito, Liuzzo, improvvisamente emigrato in Australia per cercare fortuna. Non che ne fosse particolarmente innamorata, ma almeno da moglie aveva un ruolo. Invece, dopo la partenza del coniuge, non riceve più alcuna notizia: forse si è costruito una nuova vita. Ecco che Borina ritorna ad essere Liboria Sarrafalco, il suo nome all'anagrafe, si costringe a rinascere, vuole reagire, s'inventa una nuova identità per sopportare il vuoto dell'assenza: diventa una vedova, la vedova. Uno, due, tre mariti deceduti entrano sotto la sua custodia: deve occuparsi delle loro tombe, portare fiori freschi ogni giorno, accertarsi che la lastra sia pulita, comprarsi un nuovo guardaroba da lutto, tanti abiti scuri che riempiono la scena. Un lutto da mostrare, un vestito da mettere, un'identità da interpretare: a fatica Liboria si ricostruisce un personale equilibrio, sottile e ancora fragile, al punto da venire completamente distrutto col ritorno, a sorpresa, del marito dall'Australia. Borina sta cercando di essere fiera della sua solitudine, vuole avere uno status, almeno da vedova: un'ironia macabra, un'assurdità lugubre, un vivace gioco di ruoli, che viene nuovamente stravolto col ritorno improvviso di Liuzzo. Borina era arrivata ad essere gelosa delle proprie tombe, le controllava ed era riuscita a non guardare la sua condizione di donna sola; ora non è più disposta a cercare di capire quale parte interpretare. Ormai è vedova: ogni giorno della settimana ha una tomba da visitare, tranne la domenica. Giorno da aggiungere all'elenco.

Il testo di Silvana Grasso racconta con ironia la verità delle donne, resa con immagini che sfiorano l'assurdo, magistralmente interpretate dalla Maglietta con l'accompagnamento musicale della fisarmonica di Vladimir Denissenkov.
Manca solo la domenica
Teatro Studio, via Rivoli 6
Fino al 30 novembre
www.piccoloteatro.org
tel. 848800304

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